E’ scomparso a 94 anni il giornalista Luigi Bianchi. Nella sua lunga carriera professionale era stato notista de La Stampa e del Corriere della Sera, di cui aveva poi diretto la redazione romana.

Nel 1981 fu chiamato da Mario Lenzi e Carlo Caracciolo a dirigere la Nuova Sardegna che lasciò nel 1983 per assumere la direzione del Tirreno, avviando un periodo di grande espansione della testata.

A Livorno rimase fino al 1993, quando si ritirò dalla professione attiva assumendo la presidenza del consiglio di amministrazione del Tirreno, prima della confluenza nell’editoriale Finegil.

Luigi Bianchi, oltre che grande giornalista, è stato un intellettuale di rango. Infatti, una volta lasciata la professione, riprese i suoi studi filosofici continuando il percorso iniziato all’università con Pantaleo Carabellese.  Il frutto delle sue ricerche è condensato  in due libri: “Vermi con ali di farfalla – L’evoluzione come idea filosofica” (2012) e nel 2018 “La dignità globale.  Un mondo dell’uomo per l’uomo”.

Il Consiglio nazionale, a esequie avvenute, esprime il cordoglio alla famiglia.

 

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