Autore: Fabrizio Cassinelli

Editore: Centro di Documentazione Giornalistica (2019, II edizione), pag. 447, Euro 18,00

 

Un libro che è un compendio di racconti, scoperte, episodi di quello che si vede e si dice in Iran. Dopodiché, precisa Cassinelli, è evidente che un confronto con il nostro mondo sia, tra le righe, inevitabile. E aggiunge: ciò che questo libro spera di stimolare è un metodo. Quello di cercare la realtà al di là del messaggio imperante”. E per farlo, Cassinelli utilizza l’unica tecnica che crede di sapere padroneggiare, dopo venti anni di cronaca: andare, osservare e riferire senza concessioni all’etnocentrismo. E poi confrontare ciò che ha visto con quanto viene pubblicato sull’argomento.

A commento del lavoro di Cassinelli, Stefano Polli (V.Direttore dell’Agenzia Ansa) scrive che ci sono diversi modi per raccontare un luogo, un evento, un fatto. E diversi modi di fare giornalismo. Quello di Cassinelli è più faticoso e richiede pazienza e concentrazione e, soprattutto, una caratteristica sempre più rara: la passione per questo mestiere. Perché chi sceglie questa strada ha bisogno principalmente di un buon paio di scarpe, una penna e un taccuino, una discreta resistenza fisica e voglia di scarpinare, girovagare, parlare con la gente, cercare di capire, vivendo la vita delle persone e dei posti che si vogliono raccontare. Giornalismo di viaggio e analisi politica, racconti di vita quotidiana e commenti sociologici, descrizioni di paesaggi e interviste con la gente comune sono, dunque, definite in queste pagine, con precisione di dettagli e con agile scrittura.

Fabrizio Cassinelli, cronista dell’Ansa e Consigliere nazionale della Federazione Nazionale Stampa Italiana, è Autore di libri di inchiesta.

 

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