“Il rispetto della legalità è priorità assoluta del consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e passa attraverso atti di doverosa interlocuzione istituzionale piuttosto che di apodittiche prese di posizione di minoranza. Sorprende non poco, anche dal punto di vista giornalistico, la ricostruzione degli ex vice presidente e segretario nonché di due membri dell’esecutivo secondo cui sarebbe stato approvato a maggioranza un documento da me proposto. Era invece una diffida predisposta  da uno studio di diritto amministrativo di primaria importanza, scelto insieme all’allora segretario, cui per aderire a richieste dei dimissionari erano state apportate, previo consenso del professionista firmatario dell’atto, modifiche che non ne alteravano il senso giuridico. Inserito anche un passaggio suggerito da uno dei coordinatori dei presidenti regionali.
Lo sforzo sta sempre nel comprendere le ragioni altrui, i dimissionari erano convinti solo delle loro. Noi vogliamo, invece, tenere insieme la democrazia  (che riguarda anche quel 40 per cento circa di colleghi allo stato esclusi dal voto) le cui regole vanno non imposte, ma interpretate nelle sedi istituzionali preposte, tutela della salute e, nel caso specifico, tutela anche delle minoranze linguistiche, come la legge giustamente prevede per il nostro ordine professionale.”

 Dichiarazione di Carlo Verna,  presidente Consiglio Nazionale Ordine dei Giornalisti, in replica alla lettera di dimissioni di ieri di quattro esponenti del Comitato Esecutivo del Cnog.

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Al Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine Carlo Verna
Ai componenti del Comitato Esecutivo
Ai Consiglieri Nazionali

 

Il rispetto della legalità è la prerogativa di un ente pubblico. Non dare seguito in maniera ferma all’adempimento delle scadenze elettorali ci impone l’obbligo e la responsabilità di assumere una decisione sofferta ma ineludibile nei confronti dei colleghi e dei principi democratici propri di un organo di rappresentanza.

La decisione votata a stretta maggioranza, martedì 9 settembre dall’esecutivo, di chiedere nuovamente al Ministero della Giustizia una valutazione sull’opportunità del rispetto delle scadenze di fronte all’opposizione manifestata da soli tre ordini regionali su venti, rappresenta un atto di inerzia e di indecisionismo non giustificabile.

Per questo motivo la vicepresidente Elisabetta Cosci, il segretario Guido D’Ubaldo, i consiglieri Nadia Monetti e Andrea Ferro rassegnano le dimissioni da componenti del Comitato Esecutivo.

Elisabetta Cosci
Guido D’Ubaldo
Nadia Monetti
Andrea Ferro

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