Cosa fa e come si prepara un giornalista al fronte di guerra. Ne hanno parlato ad Aosta Gianmarco Sicuro, inviato del Tg2, e Ugo Lucio Borga, fotoreporter di guerra, dialogando con Carlo Bartoli, presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, e Vincenzo Varagona, presidente dell’Unione cattolica stampa italiana, nel corso di un evento formativo organizzato dall’Ordine dei giornalisti della Valle d’Aosta. I giornalisti hanno bisogno di essere preparati ad affrontare lo scenario di guerra e devono essere dotati di misure di protezione individuale (giubbotti antiproiettile, elmetti) minime: è l’appello lanciato dai due reporter durante la serata. Perché i giornalisti devono sapersi muovere in un territorio nuovo, affrontare situazioni di estremo pericolo, assumere decisioni in tempi rapidissimi.

Ma l’appello più accorato è arrivato per i freelance nelle zone di guerra: giovani, sottopagati, senza tutele né assicurazioni. Precari che fanno girare il mondo di un’informazione sulla quale gli editori non investono più.

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