Va a Mariagrazia Mazzola, inviata speciale del Tg1, insieme a Stefano Pallotta, presidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo e all’editorialista del Corriere della Sera Giovanni Bianconi, il “Premio Paolo Borsellino 2021”, sezione dedicata al giornalismo, che verrà consegnato il 29 ottobre al teatro Flaiano di Pescara. “Sentieri etici” è il titolo scelto dagli organizzatori. Come ha affermato il sindaco di Pescara Carlo Masci, illustrando lo spirito del premio, “La strage di Capaci e di via d’Amelio hanno rappresentato uno spartiacque e nulla è stato come prima e hanno portato a un rafforzamento dei valori di legalità. Lo Stato ha dimostrato che combatte. Il premio perpetua la memoria di Borsellino e oggi bisogna tenere le antenne attive per prevenire le mafie che si infiltrano con i loro tentacoli anche nelle istituzioni”. “Onorata e commossa – si è detta Mariagrazia Mazzola – perché Paolo Borsellino io l’ho conosciuto dopo la mia laurea, collaboravo col giornale L’ORA DI PALERMO e mi diede il mio primo scoop sui clan dell’Arenella, i Fidanzati che si misero a produrre in laboratorio una droga sintetica, la benzoil-tropeina. Il mio scoop finì in prima pagina, erano gli anni ’80. Ho prodotto poi Speciale Tg1 con Monica Maggioni dal titolo “L’uomo che sapeva di dover morire” sulla strage di via D’Amelio e sull’ultimo mese di vita di Paolo Borsellino. Fece il 15 per cento di share. Ho sacrificata una vita al servizio dei cittadini e col vento contrario dei poteri forti, per i quali sono stata penalizzata. Ma mai ho abbassato la testa. Reclamerò la verità sulla strage di via D’Amelio con tutta la società civile. Vogliamo i mandanti”.
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