«Posso solo ringraziarvi per aver fatto sì che, dopo 45 anni, ci si ricordi ancora di Graziella Fava», dice il figlio Emilio Baravelli prima che la sua voce si rompa in un pianto di commozione. Era il 13 marzo 1979 quando sua madre Graziella morì in seguito a un attacco di tre terroristi del gruppo di estrema sinistra Gatti Selvaggi, che incendiarono la sede dell’Associazione stampa Emilia-Romagna e Marche (Asem), il sindacato regionale dei giornalisti, in via San Giorgio 6. È passato molto tempo, ma la città di Bologna sceglie ancora una volta di ricordare una delle tante vittime della violenza di quegli anni. Lo fa con una targa commemorativa, scoperta oggi proprio in quella vecchia sede, alla presenza delle autorità e di numerosi giornalisti.