Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni Accetto

LA PORTA SI APRE (Autobiografia di un chirurgo oncologo) - Ordine Dei GiornalistiOrdine Dei Giornalisti

Ordine dei Giornalisti - Consiglio Nazionale

LA PORTA SI APRE (Autobiografia di un chirurgo oncologo)

03/06/2020

Autore: Giovanni Battista Grassi

Editore: Rubbettino (2020), pag.254, Euro 16,00

 

Lontano dall’essere un freddo trattato scientifico o un complesso per pochi “puri”, questo libro usa la verità emotiva dei ricordi del suo Autore – scrive Giovanni Lo Storto, Direttore generale della LUISS, nella nota introduttiva – per rendere comprensibile a tutti l’esperienza di vita di un chirurgo. Ed è difficile arrivare alla fine di queste pagine, senza essersi immediatamente immersi in uno dei casi ricordati, perché riguardano noi, i nostri parenti, i nostri amici. Come nel racconto “Un padre”. Questo l’incipit: “La porta si apre, il papà, la mamma, ma il problema è lei, questa bella ragazza poco più che adolescente…”; o come in “Parole di speranza”: “La porta si apre, i due anziani si tengono per mano, titubanti…”.

“La porta si apre” colpisce con storie forti, ma da anche speranze alle persone che lottano per la malattia. “La porta si apre” è quella dove entrano i pazienti per affidarsi al chirurgo. Poi la porta si apre di nuovo, in senso inverso: l’intervento è terminato, per il chirurgo è il momento di incontrare i parenti.

Giovanni Battista Grassi ha raccolto in questo libro una selezione delle tante storie di cui e stato testimone e insieme protagonista, nella sua lunga carriera. Dai primi passi al Pronto soccorso, fino ai nostri giorni.

Nei racconti ci sono anche squarci drammatici di cronaca: gli anni di piombo, visti dal Pronto soccorso; i fuochi d’artificio custoditi illegalmente che, inizio anni Settanta, sono esplosi, sventrando un edificio, in un grande quartiere nella periferia est di Roma (15 i morti, numerosi i feriti); il sangue all’aeroporto di Fiumicino(27 dicembre 1985), assaltato da terroristi nell’area della compagnia di bandiera israeliana.

Grassi ricorda che, quando la porta si apre, si incontrano due mondi: quello della persona che si rivolge al medico con fiducia estrema, e quello del medico che è sempre lì, dietro quella benedetta porta, con i suoi pensieri, le sue preoccupazioni, quel nodo in gola che cercherà sempre di dissimulare.

Grassi precisa anche che dall’incontro di questi mondi nascono gli intrecci di vita e di morte che riempiono l’esperienza lavorativa di un chirurgo; intrecci che hanno riempito anche la sua, con quelle emozioni forti che non finiscono mai, neanche ora che è vicino ai trentamila interventi eseguiti.

Tutte le storie narrate in questo volume, con prefazione di Carlo Verdone e postfazione di Luigi Saitta, sono realmente accadute ma, per la salvaguardia della privacy dei protagonisti, i nomi sono fittizi.

Giovanni Battista Grassi è Direttore scientifico della Chirurgia generale oncologica e di urgenza nel Policlinico Nuovo Casilino di Roma. Fa parte del board editoriale di riviste nazionali e internazionali ed è stato Direttore di “Chirurgia Gastroentorologica”. Ha pubblicato oltre 250 lavori scientifici. Ha ricevuto il premio “Maestri dell’Oncologia”.

URL pagina: https://www.odg.it/la-porta-si-apre-autobiografia-di-un-chirurgo-oncologo/37416