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Marcia della Pace: Flavio Lotti, noi megafono vittime di guerra - Ordine Dei GiornalistiOrdine Dei Giornalisti

Ordine dei Giornalisti - Consiglio Nazionale

Marcia della Pace: Flavio Lotti, noi megafono vittime di guerra

20/04/2022

Cnog aderisce all’iniziativa – Fnsi, tacciano le armi riprenda diplomazia

ROMA, 20 APR – Chi chiede pace “non sono i pacifisti
ma le vittime della guerra, noi siamo il loro megafono”. Lo dice
Flavio Lotti, coordinatore del comitato promotore Marcia
PerugiAssisi alla presentazione nella sede della Fnsi a Roma
della edizione straordinaria della Marcia per la Pace
PerugiAssisi in programma il 24 aprile dal titolo “Fermatevi! La
guerra è una follia”. Un’iniziativa alla quale hanno già aderito
centinaia fra associazioni legate al volontariato, istituzioni,
realtà private e pubbliche, oltre 300 città, e tra le altre
Fnsi, Ordine dei giornalisti, Usigrai, Articolo 21.
“La marcia – aggiunge Lotti – sarà la prima risposta
concreta che daremo al Papa quando ci invita a chiedere a gran
voce dai balconi e dalle strade pace. Lo faremo in una maniera
seria, non con gli slogan o lo sventolare delle bandiere ma con
lo sforzo e l’impegno di chi è angosciato per quegli ucraini,
fra donne, uomini, bambini, malati,  anziani che non sono potuti
scappare da sotto le bombe”.  La Fnsi sarà alla PerugiAssisi
“perché è il luogo naturale dove incontriamo donne e uomini che
hanno a cura la libertà e la dignità di tutti. Così come saremo
tutti assieme il 25 aprile dalla parte della costituzione
antifascista” spiega Giuseppe Giulietti presidente della
Federazione Nazionale della Stampa italiana. “Questa iniziativa
vuole scuotere le coscienze di tutti  – aggiunge Raffaele
Lorusso segretario generale della Fnsi –  Questo non significa
dichiararsi equidistanti, credo che tutti noi abbiano ben chiare
le responsabilità di questo conflitto, chi sono gli invasori e
chi gli invasi ma questo non può e non deve fermare ogni sforzo
possibile per far tacere le armi e riportare il tutto ai tavoli
diplomatici”. Lorusso ribadisce anche il sostegno “a tutti i
nostri colleghi giornalisti italiani in prima linea, molti dei
quali sono precari, ma anche ai media ucraini e a quei
giornalisti russi che stanno tentando di opporsi alla propaganda
del loro Paese”.  La comunità dei giornalisti “c’è e ci sarà –
sottolinea Paola Spadari segretaria del Consiglio nazionale
dell’Ordine dei giornalisti -. Queste ore sono cruciali. Sta per
scadere l’ultimatum a Mariupol e temo dovremo vedere un altro
drammatico epilogo. Tutto questo va fermato”. Anche i
giornalisti in molti casi “sono stati colpiti – ricorda -.
Ringrazio tutti quelli che stanno rischiando la loro vita per
raccontare tutto quello che succede. Allo stesso modo va dato
risalto anche alle immagini della ricerca della pace”. Con la
marcia PerugiAssisi si vuole esprimere non l’equidistanza, “ma
‘equivicinanza’ alle vittime, – ricorda Lotti – agli ucraini
come di tante persone che sono sotto le bombe in tanti luoghi
del nostro mondo, come Yemen, Libia, Afghanistan, Iraq”.
Giulietti infine annuncia un’altra iniziativa della Fnsi,
alla quale hanno già aderito fra gli altri, Odg, Articolo21 e
Amnesty: ” il 3 maggio alle 12 nel giorno di libertà
dell’informazione saremo a protestare davanti all’ambasciata
russa, se ci faranno arrivare, perché sembra che questa goda,
come quella egiziana e turca di statuto particolare. Comunque
noi andremo con i cartelli dedicati ai giornalisti assassinati,
negli ultimi anni, fino a questo conflitto, in Ucraina, in
Russia, in Bielorussia e in Siria. A noi non piace dimenticare”.
(ANSA).

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