Dal convegno di Lampedusa “Le migrazioni tra politica, informazione e cultura: diritti, solidarietà e responsabilità” la proposta di organizzare a Palermo gli stati generali parola per  un corretto uso del lessico da usare nel racconto delle migrazioni e non solo

Si faranno a Palermo gli stati generali della parola. Il presidente Bartoli, a Lampedusa per partecipare al convegno “Le migrazioni tra politica, informazione e cultura: diritti, solidarietà e responsabilità”, organizzato nell’ambito di Lampedus’amore, Premio giornalistico internazionale Cristiana Matano, ha accolto con favore la proposta di Roberto Gueli, presidente dell’Ordine dei giornalisti siciliani, che ha lanciato nel corso del convegno, l’idea  di organizzare nel capoluogo siciliano gli stati generali sulla buona e corretta parola per approfondire il lessico giusto da usare, a partire dalle parole utilizzate soprattutto dai giornalisti per raccontare temi dell’immigrazione e non solo. Organizzato in collaborazione con il Parlamento Europeo, l’Ordine nazionale dei giornalisti e la Federazione nazionale della stampa, il convegno ha visto la partecipazione in collegamento da remoto e in presenza, di illustri rappresentanti del Parlamento Europeo, moderati da Elvira Terranova (AdnKronos).

Ideato e diretto da Filippo Mulè, presidente dell’Associazione Occhiblu Onlus, Il festival Lampedus’amore, giunto alla settima edizione, è in programma a Lampedusa dal 7 al 10 luglio. Tre giorni densi di eventi con un programma di qualità, per ricordare Cristiana, la giornalista prematuramente scomparsa nel 2015 che a Lampedusa ha scelto di riposare.

La prima serata è quella, per tradizione, dedicata al teatro: quest’anno il palco è stato “occupato” dalla storia, tristemente contemporanea, di Enaiatollah Akbari, il bambino afghano di etnia hazara (avversa ai talebani) costretto a barattare la propria innocenza in cambio della sopravvivenza: “Nel mare ci sono i coccodrilli” è tratto dal best seller di Fabio Geda tradotto in 31 paesi, e portato in scena nella toccante interpretazione di Paolo Briguglia.

Una riflessione attualissima sulle immigrazioni, dolorose e pericolose in tutti i tempi. Una grande lezione sulla speranza e sull’umanità. “Sono felice di portare questo spettacolo tra i lampedusani, massimi esperti al mondo di migrazioni. Una storia che curiosamente si conclude con un lieto fine e con una parabola di integrazione che ancora rappresenta un fatto raro nel nostro Paese. Sabato 9 luglio il palco ha ospitato il suggestivo e intenso concerto di Daniele Silvestri che è riuscito a coinvolgere il pubblico con la sua musica e le sue riflessioni.

Agli artisti sono stati consegnate le barchette realizzate con i legni dei barconi dei migranti, approdati a Lampedusa. Domenica 10 vedrà la serata conclusiva con la premiazione dei vincitori del Premio per le 4 sezioni: Stampa Estera, Stampa Nazionale (cartaceo, online e agenzie), Stampa Nazionale (tv, radio, web, audio e video) Giornalista emergente (under 30),

Ricordando David Sassoli, un premio verrà assegnato a Emergency per il suo impegno umanitario in memoria di Gino Strada. Ad animare lo spazio dedicato allo spettacolo penseranno la coppia di violinisti ucraino-russa Oleksandr Semchuk e Ksenia Milas con il loro progetto “Musica per la pace – Quando parlano le Musae, tacciono le armi: #LaMusicaUnisce” e la comicità del cabarettista e imitatore Leonardo Fiaschi.

 

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