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Ordine dei Giornalisti - Consiglio Nazionale
26/11/2020
Autore: Fortunato Nicoletti
Editore: LFA Publisher(2020), pag. 313, Euro 17,00
La storia di Roberta, che ha una malattie genetica quasi unica (una decina di soggetti nel mondo), diventa nelle pagine del padre un messaggio universale – avverte le quarta di copertina del libro – e un invito a un viaggio interiore: l’umanità straripante delle persone con disabilità ci guida a scoprire con stupore e riconoscenza crescenti, una parte inespressae forse temuta della nostra umanità.
Perché qualcuno nasce diversamente abile e non abile tout court? Perché è permessa una diseguaglianza fin dalla nascita? Si chiede Carlo Verna, Presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, nella prefazione. La nostra mente non arriva alla risposta appropriata, ma ne può concepire altre potremmo dire – spiega Verna – diversamente utili. Poi aggiunge: “In questo caso a includere in un progetto di crescita e di gioia nonostante tutto. Il punto di partenza è proprio l’atto d’amore, la storia che Fortunato Nicoletti racconta ne è lo sviluppo,ma tutti siamo chiamati a scriverne un capitolo nel segno della solidarietà”.
La sindrome di Pierre Robin, alla base di queste pagine, ha diverse fasi, a partire dalla nascita, e sviluppi o freni che variano da soggetto a soggetto. La storia inizia qualche settimana prima della nascita di Roberta e, ripercorrendo i mesi contrassegnati da ricoveri ospedalieri, rapporti con operatori sanitari ed istituzioni, vittorie e sconfitte, si chiude, pur con un futuro tutto da immaginare, con un pensiero di speranza che sfiora l’utopia. Il libro è suddiviso in tre parti: la prima incentrata sulle vicende sanitarie; la seconda (integrata alla precedente) con gli elementi che da individuali si prefiggono di trasformarsi in patrimonio comune; la terza che descrive la vita di una famiglia che vive quotidianamente la disabilità,durante il periodo dell’emergenza generata da Covid-19.
“A tutte le persone con disabilità, che siano fisiche, mentali, acquisite o genetiche. Non siete speciali ma semplicemente diversi, come lo siamo tutti d’altronde. La speranza è che un numero sempre maggiore di quegli sguardi, spesso di triste e quasi obbligata commiserazione, possano trasformarsi in espressioni di ammirazione e di gratitudine per le miracolose e romanzesche lezioni di vita che sapete dispensare”, è la dedica del libro, oltre quella per le persone più care di Fortunato Nicoletti.
Fortunato Nicoletti, laureato in scienze motorie, è portavoce di un comitato di persone conun congiunto disabile ed è fondatore di una organizzazione di volontariato che si occupa di
inclusione e progetti di sollievo ai caregivers familiari. Ha scritto vari articoli con testate locali e nazionali sul tema. E’ vigile del fuoco, sposato e padre di tre figli, due adolescenti e una bimba di quattro anni, Roberta, che è l’ispiratrice-protagonista del libro.
URL pagina: https://www.odg.it/nessuno-e-escluso-come-pensare-di-essere-in-paradiso-stando-allinferno/38679
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