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Senato: no parità di genere nel linguaggio, disappunto delle Cpo - Ordine Dei GiornalistiOrdine Dei Giornalisti

Ordine dei Giornalisti - Consiglio Nazionale

Senato: no parità di genere nel linguaggio, disappunto delle Cpo

28/07/2022

Bocciato emendamento sulla comunicazione istituzionale. Le Cpo dell’Ordine nazionale dei giornalisti, della Federazione nazionale della Stampa e dell’Unione sindacale giornalisti RAI con Giulia Giornaliste esprimono ”sconcerto” per la mancata approvazione, da parte del Senato, dell’emendamento a firma della senatrice Maiorino, che prevedeva la possibilità di adottare la differenza di genere nella comunicazione istituzionale scritta.

La proposta Maiorino (M5s) non ha infatti ottenuto i voti sufficienti dall’aula di Palazzo Madama e prevedeva che il Consiglio di presidenza stabilisse i criteri generali affinché nella comunicazione istituzionale e nell’attività dell’amministrazione fosse assicurato il rispetto della distinzione di genere nel linguaggio. Le proposte di adeguamento del testo sarebbero passate al vaglio della Giunta per il regolamento. ”Forte disappunto” viene espresso in una nota congiunta alla notizia da parte delle tre Cpo e di Giulia che ribadiscono come ”il linguaggio sia un fattore fondamentale di identità e di parità. Impedire alle donne di essere riconosciute nel ruolo che svolgono e negare questo passo di civiltà e di progresso a una delle due più importanti istituzioni del Paese, significa dare per scontato che quel ruolo sia solo appannaggio maschile. Stupisce che a rifiutare la possibilità di dare una corretta e più equilibrata rappresentazione del genere femminile nella società sia stata la politica stessa, che in genere se ne fa invece promotrice (almeno a parole) e che se ne dovrebbe fare promotrice anche nei fatti”.

URL pagina: https://www.odg.it/no-del-senato-alla-parita-di-genere-nel-linguaggio-istituzionale-il-disappunto-delle-cpo/45594