VIOLENZA SULLE DONNE, A NAPOLI PRIMO SUMMIT SU MUTILAZIONI GENITALI; IL 26 INCONTRO A ROMA DELLE CPO CNOG, FNSI E ASSOCIAZIONI SUL LINGUAGGIO DELL’ODIO

25/11/2019

In occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, lunedì 25, a Napoli, presso l’Università Federico II,  si tiene il Primo summit interdisciplinare sulle mutilazioni genitali femminili, organizzato dalla Società italiana di Chirurgia plastica ricostruttiva-rigenerativa.

Secondo i dati dell’OMS ogni anno 2 milioni di bambine e ragazze corrono il rischio di essere sottoposte a queste pratiche, come l’infibulazione, lesive dell’integrità fisica, della dignità e del diritto alla salute e alla sessualità. Il fenomeno sembra lontano ma in realtà riguarda anche l’Italia, visto che nel nostro Paese vivono 60-80.000 donne straniere che hanno subito una mutilazione genitale. “Nella narrazione di ogni violenza  e discriminazione –  ha affermato il presidente dell’Ordine dei Giornalisti Carlo Verna nel suo intervento al meeting –  i giornalisti devono essere sempre presenti con una narrazione completa e corretta”.

All’evento  hanno partecipato, oltre a Verna,  il rettore Gaetano Manfredi,  il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Napoli Antonio Tafuri, ed esponenti delle istituzioni, della cultura e della comunità scientifica. Durante l’evento, inoltre, l’attrice Rosaria de Cicco ha letto un monologo di Betta Fiorito.

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“Parole d’odio e violenza di genere. Giornaliste nel mirino degli odiatori della rete”, è il titolo del convegno organizzato per martedì 26 novembre 2019, ore 9.30, nella sede della Federazione nazionale della Stampa italiana, dalle Commissiona Pari Opportunità del CNOG, della Fnsi, di  Usigrai, con le associazioni Giulia Giornaliste e Articolo21.

All’incontro interverrà la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti. Per il Cnog sarà presente Nadia Monetti,  componente della CPO e del comitato Esecutivo del Cnog. L’incontro ha lo scopo di sviluppare il tema delle aggressioni verbali e del linguaggio di odio contro le giornaliste. “In testa all’hate speech ci sono le donne. Nei media le giornaliste, a prescindere dal settore di cui si occupano: chiudere la bocca alle donne che fanno informazione con intimidazioni, minacce e insulti è un problema serio di libertà, democrazia, di diritti umani”, anticipano le organizzatrici.

URL pagina: https://www.odg.it/violenza-sulle-donne-a-napoli-primo-summit-su-mutilazioni-genitali-il-26-incontro-a-roma-delle-cpo-cnog-fnsi-e-associazioni-sul-linguaggio-dellodio/35893