Il Comune di Monfalcone censura Avvenire e Manifesto. Prima cancellando gli abbonamenti ai due quotidiani per la propria biblioteca comunale, adducendo risibili “ragioni economiche”. Poi, dinanzi a una colletta fra i cittadini per il rinnovo degli abbonamenti, rifiutando comunque l’inserimento dei due quotidiani fra quelli a disposizione della cittadinanza, perché “non acquistati dall’amministrazione”.

L’Associazione della Stampa e l’Ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia, d’intesa con la Federazione nazionale della Stampa italiana e l’Ordine nazionale dei giornalisti, stigmatizzano la decisione della sindaca Anna Maria Cisint e auspicano che l’amministrazione ponga rimedio a questo grave episodio di censura nei confronti di due quotidiani “fuori dal coro”, ripristinando anche a Monfalcone il diritto dei cittadini ad una informazione completa e pluralista.

«Sulla libertà d’informazione e la libera circolazione delle idee la nostra Carta è chiarissima, basta andare a rileggersi l’articolo 21. Il bene dei cittadini non può mai prescindere dal pluralismo di idee e opinioni e, dunque, di giornali. Bisogna potersi informare liberamente, ascoltando e leggendo tutti, prima di fare le proprie libere scelte politiche. In democrazia funziona così», commentano i rappresentanti dei giornalisti.

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