Autore: Joseph Roth
Editore: EDT (2018), pag.255, Euro 14,00
L’Autore, parallelamente alla sua attività di romanziere, è stato un prolifico giornalista. Una raccolta delle sue corrispondenze, pubblicate tra il 1915 e il 1939, sono qui presentate. Due i temi ricorrenti in queste pagine: l’attenzione per gli ultimi e il viaggio.
Roth (1890-1939) racconta Vienna, Praga, Berlino, Tirana, Marsiglia, ma dedica reportage anche alla sala d’aspetto di una stazione, alla bigliettaia del tram, ai passeggeri con bagaglio pesante. Nato e cresciuto in Ucraina, ha vissuto a Vienna, Berlino e Parigi: era un cosmopolita con la valigia in mano.
Nell’ultimo articolo della raccolta (scritto poco prima di morire) racconta i profughi catalani in fuga da una Barcellona franchista. Autore di numerosi libri di successo, in “La marcia di Radetzki” (1932), prototipo del romanzo storico-realista, Roth non si limita a rievocare con nostalgia un passato al tramonto (quello dell’impero austro-ungarico) ma descrive la sconfitta progressiva dell’uomo nella storia, a causa della decadenza degli antichi valori.