“I cambiamenti nel giornalismo determinati dalle nuove tecnologie sono tumultuosi e hanno ingenerato, con la polverizzazione dell’offerta editoriale, una crisi senza precedenti. Da mesi si discute sulle difficoltà dell’istituto di previdenza di categoria, ma la montagna ha partorito un topolino nel segno dell’illogicità. Nella conversione del dl crescita da un lato si danno all’Inpgi 12 mesi di tempo per apportare interventi efficaci, dall’altro si sospende per poco più di cento giorni, fino al 31 ottobre, il possibile commissariamento, che evidentemente non è un rimedio al problema ma solo la sostituzione del soggetto che deve risolverlo, sapendo che chiunque senza un allargamento della platea dei contribuenti non potrà farlo.Troppe cose contro il giornalismo inquietano e chiamano a una risposta anche i cittadini che hanno il diritto ad essere informati.”
Con queste parole il presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Carlo Verna commenta le decisioni del governo sull’INPGI ribadendo quanto espresso ieri a Milano intervenendo sul tema delle nostre trasformazioni al festival del lavoro.