Autore: Giorgio Banchig, Zdravko Likar, Ezio Gosgnach (a cura di)
Editore:Most(2020)
Il libro ricostruisce mezzo secolo di storia della collaborazione e degli appuntamenti tra gli sloveni delle Valli del Natisone e dell’Alto isontino. Nel 1971 si incontrarono a mezza strada otto rappresentanti del Comune di Tolmin e otto operatori culturali e sacerdoti delle valli del Natisone e del Torre. Scopo: coinvolgere nel dialogo tra Italia e Jugoslavia la comunità slovena della provincia di Udine, fino a quel momento trascurata. Quelle sedici persone decise a rinnovare, nonostante i sistemi politici ed economici del tempo contrapposti, la millenaria collaborazione tra le genti dei due versanti del Matajur, Stol, Kolovrat, Canin e Predil, bruscamente interrotta dopo la seconda guerra mondiale, mai avrebbero pensato che un paio di decenni dopo le loro valli si sarebbero trovate insieme, nell’Europa unita e senza confini, con una Slovenia stato indipendente e sovrano.
Il pubblicista e storico Giorgio Banchig, che ha tracciato la storia del confine tra l’Italia e l’attuale Slovenia, dall’insediamento degli sloveni nei secoli VII e VIII, fino alla sua caduta nel 2007, scrive: “Quando le barriere sono cadute, quegli uomini erano commossi, quasi increduli, tuttavia più preparati degli altri a vivere nella nuova Europa e a comprendere il profondo significato del poter attraversare il confine senza doversi fermare a mostrare i propri documenti e a dichiarare eventuali acquisti. Quegli uomini, che avevano sognato quel momento, che avevano operato affinché giungesse, gli avevano preparato la strada”. Gli fa eco Zdravko Likar, organizzatore degli appuntamenti dal 1980 al 2016 che sostiene che queste riunioni devono stimolare le nuove generazioni a una collaborazione e amicizia ancora più stretta, tra la popolazione di entrambi i versanti del Kolovrat, Matajur, Stol e Canin. Da parte sua il giornalista Ezio Gosgnach fa notare che frontiere tra la gente non sono mai esistite; da una parte e dall’altra si parlava la stessa lingua; c’era la stessa cultura ed erano rispettate le stesse tradizioni.
Igor Jelen, professore di geografia politica ed economica dell’Università di Trieste, presentando il libro, ha sottolineato proprio il fatto che è da mezzo secolo che si svolgono questi incontri tra le due sponde, tra Natisone e Isonzo; e ha messo in risalto la solidarietà e l’amicizia tra componenti di una comunità che appartengono allo stesso territorio e si sentono cittadini del mondo, di uno Stato sovrano e dell’Europa unita.
Il libro è completato da immagini di riferimento e da illustrazioni storiche.