La Rai svolge un ruolo cruciale e insostituibile di equilibrio e garanzia del pluralismo del sistema dell’informazione, che è uno dei capisaldi della democrazia nel nostro Paese, e deve essere in grado di affrontare le sfide del futuro, sempre più globale e interconnesso. Questo il senso dell’audizione del presidente del CNOG Carlo Bartoli svoltasi oggi presso l’ottava Commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni del Senato

Bartoli ha sottolineato la necessità che al servizio pubblico radiotelevisivo sia garantita la disponibilità di risorse certe, programmate e non decrescenti e si è poi soffermato sui temi della governance: “è quanto mai urgente l’approvazione di regole che assicurino una governance plurale e competente e quindi una rivisitazione coraggiosa delle scelte e dei meccanismi di selezione, rimettendo il Parlamento al centro delle scelte.”

Decisivo anche il passaggio sulla missione industriale e una visione strategica per l’azienda: “Al centro dell’attività della Rai – ha affermato Bartoli – ci deve essere la produzione di contenuti, a cominciare dal rilancio dei centri regionali di produzione, ma anche la necessità di essere anche piattaforma di scambio e interrelazione per poter rimanere uno dei player centrali dell’ecosistema dell’informazione nel nostro Paese.”

Per il presidente del CNOG “Occorre pensare alla gestione dei flussi informativi del futuro, muoversi per realizzare un’interrelazione stretta con i cittadini, affrancati dal ruolo di semplici utenti/ascoltatori, alla creazione di una vasta community: questi i compiti che la Rai ha di fronte, recuperando un forte ritardo nei confronti delle migliori esperienze in campo televisivo pubblico e non. E’ evidente che un programma di innovazione comporta l’utilizzo di professionalità importanti e la garanzia di un’adeguata disponibilità di risorse finanziarie in un panorama nel quale la concorrenza è a livelli planetari.”

 
 

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