Risarciti i candidati per le mancate sedute d’esame causa Covid, dibattito su formazione e scuole di giornalismo, diritto all’oblio e presenza al processo sul ponte Morandi
Rimborsi ai candidati per la cancellazione di alcune sedute d’esame causa Covid, discussione sulle prospettive della formazione e delle scuole di giornalismo, protesta per le restrizioni al diritto di cronaca al processo per il crollo del ponte Morandi, diritto all’oblio: questi gli altri temi affrontati dal Consiglio nazionale dell’ordine dei giornalisti nelle sedute del 5 e 6 luglio in aggiunta alla questione del taglio di stipendi e pensioni e della tessera onoraria a Julian Assange.
La quarantena da pandemia per alcuni membri di commissione ha reso impossibile lo svolgimento di alcune sedute degli esami di Stato per giornalisti professionisti, al Cnog sono giunte numerose segnalazioni riguardanti giovani candidati che avevano prenotato e pagato sia il viaggio che il soggiorno a Roma. Il Cnog ha pertanto deliberato il rimborso delle spese ai candidati.
Nella giornata del 5 si è svolta, inoltre, un’ampia discussione sui temi della formazione professionale e sul ruolo delle scuole di giornalismo, alla luce della crisi del settore e delle profonde trasformazioni dell’informazione professionale indotte dall’ecosistema digitale. Dopo un proficuo confronto, che si è svolto con la partecipazione da remoto di presidenti e vicepresidenti degli ordini regionali, si è convenuto per un approfondimento dei temi che si intrecciano con il dibattito sulla riforma della legge professionale, a partire dalle modalità di accesso e alle modalità di svolgimento degli esami di stato.
Il 6 luglio, invece, oltre ad affrontare il tema della confluenza dell’Inpgi nell’Inps e del rischio di un prelievo forzoso per i giornalisti, è stata decisa l’assegnazione della tessera onoraria dell’Ordine a Julian Assange (vedi news precedenti su questo sito).
La discussione è poi proseguita su altri due temi con l’adozione di relativi documenti. Il primo riguarda il diritto all’oblio e il rischio che i recenti aggiornamenti della normativa portino ad una rimozione della memoria storica di fatti ed eventi rilevanti per l’interesse pubblico. L’entrata in vigore della norma sulla deindicizzazione delle notizie, inserita lo scorso anno nella legge delega al governo per l’efficienza del processo penale, potrebbe avere pesanti effetti sulla libertà d’informazione.
Il secondo invece, riguarda l’importanza di consentire la partecipazione dei giornalisti e foto – video operatori alle udienze del processo per il crollo del ponte Morandi che sta per iniziare a Genova. Un’ordinanza del presidente del collegio giudicante limita pesantemente l’esercizio del diritto di cronaca, in quanto spegne le Tv e oscura gli obiettivi dei fotografi, respingendo tutte le richieste di autorizzazione delle riprese audiovisive di tutte le udienze successive alla prima. Il Cnog sostiene la manifestazione in difesa del diritto di cronaca e del diritto all’informazione che si terrà giovedì 7 luglio a Genova e auspica che sia al più presto ripristinato un rapporto corretto di collaborazione tra gli operatori del diritto e i giornalisti per garantire il diritto di cronaca e quello dei cittadini a essere informati.
(documenti in allegato)
Le foto sono di Markus Perwanger