Bartoli a nome dell’Ordine ricorda Giancarlo Siani nell’anniversario della sua uccisione
Il 19 settembre 2022 avrebbe compiuto 63 anni e oggi (23 settembre) sono 37 anni che Giancarlo Siani, giovane giornalista del Mattino di Napoli, è stato ucciso dalla camorra. Due killer lo avevano aspettato sotto casa al Vomero e gli avevano sparato, mentre sulla sua Citroen Mehari verde, rientrava. Giancarlo, nell’immaginario collettivo, rimarrà per sempre il ragazzo di ventisei anni che consumava le suole delle scarpe per trovare notizie, per raccontare un sistema di ingiustizie che stava divorando Torre Annunziata, dove lavorava come corrispondente. “Il giornalista scalzo”, come lo definisce lo scrittore Erri De Luca, aveva pubblicato da precario oltre 300 articoli, raccontando il perverso intreccio tra malavita e politica, il degrado dei vicoli abbandonati e dimenticati dalle istituzioni, scrivendo nomi e cognomi dei corrotti, dei camorristi, senza paura, raccontando le faide e le alleanze, convinto che l’unico modo per sconfiggere la camorra e la mafia era usare la verità dell’informazione. Quattro giorni prima del suo omicidio, aveva festeggiato il suo compleanno brindando alla notizia che non sarebbe stato più un precario: il direttore del suo giornale aveva già pronta la lettera della sua assunzione. Marco Risi nel film Fortapàsc lo ha immortalato come “il giornalista giornalista”, ovvero il modello di cronista da emulare per quelli che aspirano a questa professione. Nel salone Ocera, dove si riunisce il consiglio dell’Ordine nazionale dei giornalisti, c’è la sua foto, con quelle di pochi altri colleghi che fino alla fine hanno sempre onorato la professione, anche a costo della vita. Il giorno del suo compleanno i “suoi ragazzi” quelli della associazione Contro la camorra e di Radio Siani hanno portato un tavolo con una torta di fronte alla sede del quotidiano Il Mattino, a Napoli. E intorno i cartelli con le parole coraggio, ideali, libertà, e lo slogan «non muore mai chi lotta per la verità». Ne siamo convinti ed è per questo che continueremo a ricordare Giancarlo Siani.