Il noto editorialista del Corriere della Sera e volto di molte trasmissioni tv sportive era stato ricoverato per accertamenti

 

È morto oggi improvvisamente, il giornalista Mario Sconcerti, 74 anni, storico editorialista del Corriere della Sera. A darne notizia è stato proprio il Corriere con un articolo in apertura del sito. Sconcerti era ricoverato da qualche giorno in ospedale per accertamenti di routine. Nato a Firenze, figlio del procuratore di pugilato Adriano Sconcerti, nonostante avesse respirato in casa il clima delle grandi sfide fra Mazzinghi e Benvenuti, aveva preferito occuparsi di calcio. Giovanissimo, oltre 50 anni fa, venne assunto dal Corriere dello Sport. Per cinque anni fu l’inviato del ciclismo: cinque Giri d’Italia e tre Tour de France che raccontò, con immensa bravura e con uno stile diventato punto di riferimento.  Nel 1979 passò a Repubblica, dove creò la redazione sportiva: con Gianni Brera, Gianni Mura, Mario Fossati, Emanuela Audisio e Licia Granello. Divenne poi responsabile delle sedi di Milano, Bologna e Firenze di Repubblica. Dopo una parentesi alla Gazzetta dello Sport, tornò a Repubblica, dove divenne il fondatore e responsabile delle pagine fiorentine. Mario e Vittorio Cecchi Gori lo vollero direttore generale della Fiorentina. Poi tornò al Corriere della Sera e alle trasmissioni sportive della Rai e di Sky sport, anche se spesso veniva ivitato come ospite anche in trasmissioni sportive Mediaset. Sconcerti e’ stata una delle firme storiche del giornalismo sportivo italiano, è stato anche direttore del Corriere dello Sport e del Secolo XIX. “Fino a venerdi’ – ricorda il Corsera – ha continuato a dare il suo contributo di idee al nostro giornale di cui era una delle firme piu’ prestigiose”.  Alla famiglia giungano le condoglianze del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti.

 

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