Non dobbiamo avere paura del futuro, serve coraggio e  innovazione                      

L’intervento del Presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine al XXIX congresso della Federazione della Stampa Italiana

 

 

«Il trasferimento all’Inps della gestione principale della nostra previdenza rappresenta un gravissimo colpo all’autonomia e all’indipendenza dei giornalisti. Dobbiamo rassegnarci allora al declino? No. C’è bisogno di coraggio, di voglia di innovare, di non avere paura del futuro, perché chi ha paura del futuro è già morto. Questo Paese ha invece un bisogno estremo di un’informazione sana». Carlo Bartoli, presidente Cnog, non si è risparmiato sui temi della difesa dei contratti, il diritto a una retribuzione dignitosa, il rispetto dei collaboratori, la difesa dei giovani, la tutela della salute e un’azione forte in campo previdenziale, denunciando allo stesso tempo «la cronica assenza di una strategia imprenditoriale forte e il mancato aggiornamento di una legge professionale che tiene fuori dalla porta chi fa giornalismo».

«Chiamiamo le istituzioni al confronto sui troppi capitoli ancora aperti – l’appello di Bartoli -, dalle querele bavaglio, le leggi sulla diffamazione, la tutela del segreto professionale. Il decreto sulla presunzione di innocenza è un provvedimento sbagliato, ne viviamo tutti i giorni le storture». Continuiamo a chiedere «una seria politica sui social» contro la fabbricazione su larga scala di fake news». «Il giornalismo non è morto» ma assume «forme mutevoli» e parla «nuovi linguaggi: vivrà a lungo, perché è e sempre sarà – ha concluso Bartoli – la ricerca di notizie e verifica delle stesse».

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