Un’aula dell’Università Orientale di Napoli, che è stata la sua università, per ricordare Mario Paciolla. La cerimonia è prevista per martedì 7 marzo alle 14:00, con l’affissione di una targa a Palazzo Giusso, storica sede dell’Ateneo napoletano. Intitolare un’aula a Mario Paciolla nella sua Università affinché la sua storia non sia dimenticata, affinché si faccia giustizia: queste le ragioni che hanno spinto i Rappresentanti degli Studenti dell’Università, afferenti al sindacato studentesco Link Orientale, ad avviare un percorso di concerto con la famiglia di Mario, la dirigenza di Ateneo e il collettivo “Giustizia per Mario Paciolla”.
“Mario Paciolla, studente, giornalista, attivista, poeta ribelle, anima meravigliosa: abbiamo scelto queste parole per descrivere Mario all’interno della targa a lui dedicata, perché crediamo rappresentino appieno chi era Mario e la profonda urgenza di verità e giustizia che avvertiamo come studenti del suo Ateneo” dichiara Yle D’Angelo, Presidente del Consiglio degli Studenti, in prima linea nell’organizzazione della giornata di inaugurazione che prevederà, tra gli altri, gli interventi del Magnifico Rettore, Prof. Roberto Tottoli, del Collettivo Giustizia per Mario Paciolla, della Prof.ssa Fabiana Sciarelli dell’Università L’Orientale, oltre agli interventi di Link Napoli- Sindacato Universitario. Seguirà la proiezione del documentario “Come Fuoco” per la regia di Salvatore De Chiara, mentre Valerio Bruner e Alessandro Liccardo chiuderanno l’evento con un momento musicale dedicato a Mario.
“Tenere alta l’attenzione sulla storia di Mario è ulteriormente fondamentale perché la Procura di Roma ha richiesto l’archiviazione dopo solo 24 mesi, senza che tanti passaggi di tipo probatorio siano stati fatti. Ci auguriamo che la targa che affiggeremo sia di ispirazione costante per ogni studente dell’Orientale” afferma Cristina Trey, coordinatrice di Link Napoli – Sindacato Universitario. Anche i ragazzi e le ragazze del collettivo “Giustizia per Mario Paciolla” hanno accolto favorevolmente l’iniziativa ringraziando l’Università “poiché da sempre crediamo- hanno commentato- che è nei luoghi di cultura che Mario debba essere ricordato”
