Assemblea Odg Toscana 2024: Bartoli, “Il giornalismo avrà futuro se sarà qualificato”.
Il presidente del CNOG è intervenuto a Firenze su riforma dell’Ordine, Testo Unico e reato di diffamazione.
“Il giornalismo avrà futuro solo se sarà qualificato e professionale, e proprio per garantire questo stiamo lavorando insieme ai Consigli regionali”, con queste parole Carlo Bartoli, presidente CNOG ha aperto il suo discorso all’assemblea annuale dell’Ordine dei giornalisti della Toscana.
L’assemblea si è tenuta nell’Auditorium del Consiglio della Regione Toscana a Firenze, in un sala piena di giornalisti. Presenti Giampaolo Marchini, Presidente Odg Toscana, Michele Taddei, vicepresidente Odg Toscana, la tesoriera di Odg Toscana Maria Adele de Francisci, Gianfranco Borrelli, presidente del Consiglio di Disciplina, Silvia Motroni, segretaria Odg Toscana, Andrea Sbardellati, presidente del Collegio dei revisori dei conti, i consiglieri regionali Paolo Mori e Alfredo Scanzani e i consiglieri nazionali Elisabetta Cosci e Luca Frati.
Nel suo intervento, Bartoli ha illustrato le attività in corso da parte del CNOG, a cominciare dal lavoro sulla riforma della professione che avrà come caratteristica principale la qualificazione dell’accesso, con l’introduzione della laurea quinquennale per i professionisti e triennale per i pubblicisti. Il CNOG sta anche lavorando alla creazione di un nuovo testo unico della deontologia per semplificare le norme e nel quale verrà inserito anche un riferimento sull’intelligenza artificiale, con l’obbligo di indicare la modalità con cui un contenuto giornalistico è stato prodotto.
Il presidente del CNOG è anche intervenuto sull’approvazione del provvedimento per l’equo compenso, al momento al vaglio del Ministero della Giustizia ma soprattutto ha espresso grande preoccupazione per le proposte di modifiche al reato di diffamazione che introducono penalizzazioni economiche pesantissime per i giornalisti.
Infine, l’annuncio della proroga approvata dal Parlamento per il rinnovo dei consigli nazionali e regionali fino a 6 mesi, con l’obiettivo, nel frattempo, di semplificare le norme che la regolano.
“La Toscana è a fianco del CNOG nelle battaglie intraprese, dalla riforma alla legge bavaglio”, ha commentato Giampaolo Marchini, presidente di Odg Toscana, ringraziando Bartoli per la sua vicinanza ai giornalisti toscani e per la sua presenza a Firenze.
“Vogliamo rendere la categoria dei giornalisti sempre più credibile e per farlo ci stiamo impegnando affinché l’Ordine sia a servizio di colleghi e cittadini”, così nel suo intervento Giampaolo Marchini, Presidente di Odg Toscana. Nella sua relazione, il presidente Marchini ha tracciato il quadro del lavoro svolto dal Consiglio di Odg Toscana nell’ultimo anno, mettendo in evidenza soprattutto l’attività in favore della formazione professionale, grazie al contributo della Fondazione.
“La formazione è una grande opportunità per reagire alla crisi dell’editoria”, ha sottolineato Marchini, che ha annunciato l’accreditamento della Fondazione Odg Toscana come ente formatore per il progetto Erasmus+ che consentirà a molti giornalisti di formarsi anche all’estero.
Marchini ha ricordato l’impegno contro le minacce ai giornalisti e contro la legge bavaglio, a fianco di Assostampa e Ordine nazionale ed ha annunciato anche nuovi servizi per i giornalisti, a cominciare dal nuovo sito internet che sarà attivo entro fine anno.
Il 2023-2024 ha visto proseguire l’impegno di Odg Toscana e Fondazione Odg Toscana per la formazione professionale. Nel corso dell’anno sono stati organizzati 165 corsi, di cui 27 deontologici mentre son ben 64 quelli in programma per il 2024. Tra questi, la 2^ edizione del corso specialistico per la formazione di addetti stampa della PA, “Conoscere e comunicare la PA” insieme ad Università di Firenze, Pisa e Siena e Centro Studi Enti Locali. Molto partecipato anche il corso promosso con Corecom Toscana e dedicato al tema della par condicio: il corso è stato tenuto a Firenze, Siena, Grosseto, Livorno e Arezzo. Numerose le realtà con le quali Odg Toscana e Fondazione Odg Toscana collaborano ormai da tempo come Accademia della Crusca, Archivi storici UE le Università Toscane (Pisa, Firenze, Siena e Grosseto), Fondazione Nuova Antologia, COSPE, Accademia dei Georgofili, ISTAT e molti altri
Non si ferma l’azione di controllo del Consiglio regionale di Odg Toscana per la pubblicazione di bandi a norma di legge. Tra le richieste di modifica nell’ultimo anno si ricordano quelle al bando di Camera di Commercio Maremma e Tirreno e di Estar. L’Ordine ringrazia ancora una volta tutti gli Enti e le realtà disposte al dialogo e pronte ad intervenire in caso di segnalazioni.
Il 2023-2024 è stato l’anno della conferma dell’accordo tra Odg Toscana, Fondazione Odg Toscana e European University Institute per la partecipazione a State of the Union. L’Ordine è intervenuto all’appuntamento del maggio 2023 ed ha sostenuto il rilancio dell’iniziativa. L’accordo è stato rinnovato per il terzo anno consecutivo anche nel 2024, sia per SOTU che per la prima edizione di, Voices Festival del giornalismo e dei media che si è tenuto nelle scorse settimane.
Il 2023 ha visto le celebrazioni dei 60^ anniversario della nascita dell’Ordine dei giornalisti. Odg Toscana, in collaborazione con la Fondazione, ha realizzato un calendario di eventi formativi che si sono aperti il 10 marzo a Firenze, con il Convegno “60 anni dell’Ordine dei giornalisti. Il futuro della libertà di stampa nell’era digitale”, al quale ha partecipato anche il presidente dell’Ordine, Carlo Bartoli. Gli appuntamenti sono in corso in queste settimane in numerose parti della Toscana. Gli eventi si sono susseguiti fino al mese di giugno
Non è mancato nel corso dell’anno l’impegno di Odg Toscana a favore delle nuove generazioni. Tra i progetti portati avanti ricordiamo la conferma del corso Anti fake news con i corsi tenuti a Firenze, Livorno, Siena e Grosseto, e il progetto Generazione News rivolto alle studenti delle scuole medie superiori che ha portato alla nascita di una testata online.
“La professione non è in decadenza – ha concluso Giampaolo Marchini – ma il futuro dipende da tutti noi”.
In apertura dei lavori, Maria Adele de Francisci, tesoriera dell’Ordine regionale ha illustrato il bilancio consuntivo 2023, che ha chiuso in pareggio, e quello preventivo 2024: l’Ordine della Toscana ha mantenuto invariata la quota d’iscrizione anche nel 2024, tra le più basse d’Italia. Resi noti i numeri relativi agli iscritti: a dicembre 2023 risultavano iscritti 1143 professionisti e 3845 pubblicisti, 28 praticanti, 16 nell’elenco stranieri e 346 nell’elenco speciale. In totale gli iscritti risultano 5358 a fronte dei 5363 del 2022.
Nel corso dell’assemblea il presidente del Consiglio di disciplina territoriale della Toscana, Gianfranco Borrelli ha illustrato all’assemblea la relazione evidenziando come ci siano stati oltre 400 procedimenti per inadempienza degli obblighi della formazione professionale nel II^ triennio 2017-2019. Borrelli ha anche sottolineato come “Le nuove piattaforme pongono nuovi problemi e crescono gli esposti temerari”
Come spiegato dal presidente Borrelli, dei 400 procedimenti ben 154 riguardavano giornalisti a credito 0. In particolare nell’ultimo anno, sono state deliberate 104 aperture di procedimento e conclusi 47 procedimenti già aperti con 12 archiviazioni, 96 avvertimenti, 43 censure. “Fa ben sperare il fatto- ha detto Borrelli- che il numero degli inadempienti si sia comunque dimezzato tra il I e il II triennio formativo”.
Per quanto riguarda invece gli altri procedimenti affrontati nel corso dell’anno, molti hanno riguardato le nuove tecnologie e soprattutto i social media, sia per la pubblicazione di testi o commenti sui profili, sia per la pratica degli “influencers”.
“Lo spostamento della professione verso queste piattaforme è sempre più rilevante – ha concluso Borrelli – e pone nuove problematiche anche in merito alla legge sulla stampa e a quella istitutiva dell’Ordine. Volete un esempio? Il diritto di rettifica”.
Borrelli ha anche sottolineato il problema dei cosiddetti “esposti temerari”. “Ben 14 esposti sono stati ritenuti infondati e quasi sempre strumentali – ha spiegato Borrelli – Si tratta di oltre un terzo di quelli presentati, un dato che rappresenta un pericolo per il giornalismo. Infatti, come esistono le querele temerarie, si sta affermando anche l’esposto disciplinare usato come arma per intimidire e contrastare la libera informazione”
Al termine delle relazioni si è tenuta la consueta cerimonia di consegna delle targhe di anzianità lavorativa. Sono stati oltre 60 i giornalisti con 40 e 50 anni di anzianità di iscrizione che hanno ricevuto la targa commemorativa
Foto: ©Marco Bucco