Don Vittorio Cristelli, ex direttore del settimanale diocesano Vita Trentina, è morto a 93 anni alle prime ore dell’alba di mercoledì 24 aprile, dopo una breve malattia presso la Casa del Clero di Trento dove era accolto dal 2020.

“Lo affidiamo al Signore che tanto ha amato e servito nei fratelli e per il bene comune – così lo ricorda la redazione di Vita Trentina – riconoscenti per il dono della testimonianza coraggiosa, della sua fede granitica e concreta, della sua scrittura sapiente e profetica, della sua passione per l’uomo, soprattutto per gli “ultimi”, per la convivenza pacifica e per il dialogo”.

Nato a Chatelineau, in Belgio, il 28 novembre 1930 da una famiglia di emigrati da Miola di Pinè, don Vittorio era stato ordinato sacerdote nel 1955. Laureato in filosofia a Padova, ha diretto Vita Trentina dal 1967 al 1989. Vi è tornato come opinionista negli anni Duemila. Ha svolto anche attività di docente di etica professionale, ha diretto la Scuola di Preparazione Sociale, è stato fra i pionieri del Centro Antidroga, consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, assistente scout. Negli anni Ottanta e Novanta è stato fra i promotori della cultura della pace in Trentino, leader del movimento “Beati i costruttori di pace”, è stato fra i promotori del “Punto d’Incontro”, fondato dal suo caro amico don Dante Clauser. Durante il Sinodo diocesano. La sua vita è raccolta nella biografia “Don Vittorio Cristelli, giornalista del Concilio” (edizioni Il Margine), scritta dai colleghi Fulvio Gardumi, Walter Nicoletti e Diego Andreatta.

 

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