Prima sospesa e poi “licenziata per giusta causa” per avere pubblicato, sul quotidiano online da lei diretto, una breve nota, a firma della redazione, in cui si informavano i lettori del coinvolgimento nell’inchiesta di Genova del direttore editoriale, garantendo la prosecuzione del lavoro di informazione, con l’augurio di un chiarimento, in tempi brevi della situazione.
Pochi giorni dopo il licenziamento della direttrice Cristina Sivieri Tagliabue la testata è stata sospesa, chiudendo così una voce che aveva contribuito a trattare tematiche ambientali e di genere di fatto trascurate dalla maggior parte dei media.
Le Cpo di Odg, Fnsi, Usigrai e GiULiA Giornaliste esprimono in una nota congiunta la piena solidarietà alla collega Sivieri Tagliabue, per un provvedimento disciplinare inaccettabile, nei confronti di una giornalista e direttrice, alla guida del quotidiano dal settembre 2021, che ha fatto il suo dovere: informare i lettori su una situazione peraltro già pubblica da giorni. Questa vicenda ha permesso anche di far emergere il gravissimo vuoto contrattuale nella testata, dove non esistono rapporti di lavoro dipendente, a parte quello della direttrice licenziata e quindi la totale assenza di una copertura sindacale.