“Sfide dell’intelligenza artificiale” fra etica, media e innovazione tecnologia: è il tema di cui si è dibattuto nel convegno che si è tenuto venerdì 31 gennaio, a Palazzo Vecchio di Firenze, organizzato dal Corecom della Toscana, con Regione, Comune di Firenze e Arcidiocesi, in collaborazione con Università di Firenze e Ordine dei Giornalisti.

Il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, ha aperto i lavori lanciando una sfida: quella di rendere la Toscana una regione chiave “Grazie al progetto Toscana 2050 – ha detto – immaginiamo una regione all’avanguardia nell’adozione e regolamentazione dell’IA. Col nostro patrimonio culturale e scientifico, possiamo diventare un polo d’innovazione”.

“L’intelligenza artificiale – ha sottolineato quindi Marco Meacci, presidente del Corecom – sta trasformando il nostro modo di vivere, le dinamiche sociali, economiche e culturali. Il ruolo dei media, la loro responsabilità nell’informare correttamente, e l’equilibrio tra innovazione ed etica richiedono un’attenzione continua”.

La sindaca di Firenze, Sara Funaro ha evidenziato che è compito di tutti lavorare “per fare in modo che l’IA sia a servizio della comunità e delle istituzioni. Se tenuta insieme a obiettivi, programmi e principi etici, può essere molto utile,- ha aggiunto- anche sul fronte della sicurezza. dobbiamo lavorare soprattutto con i ragazzi perché non venga utilizzata in modo sbagliato”
La riflessione sui cambiamenti nel mondo dell’informazione è arrivata da Agnese Pini, direttrice di Qn, La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, e quindi da Carlo Bartoli, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti nei due panel dedicati. Pini  ha evidenziato la differenza fra comunicare e informare, l’importanza del filtro del lavoro giornalistico, ma anche come l’informazione giornalistica non sia mai anonima a differenza di quanto accade nell’universo digitale e social.
Il tema del rapporto fra intelligenza artificiale generativa e media è stato ripreso anche dal presidente Bartoli, che ha evidenziato l’importanza della verifica che è prerogativa del giornalismo e il ruolo fondamentale che ha l’Unione europea nel frenare la diffusione di notizie false.

” L’arcivescovo di Firenze, monsignor Gherardo Gambelli, ha citato il messaggio di Papa Francesco sull’importanza dell’algor-etica, ricordando come “L’intelligenza artificiale non è né un bene, né un male, dipende dall’uso che l’uomo ne fa. Siamo chiamati a riflettere sull’etica dell’IA perché tutto avvenga nel rispetto della dignità della persona umana.

“Il rapporto fra etica e intelligenza artificiale è di particolare interesse per l’Università – ha ricordato la rettrice dell’Università di Firenze, Alessandra Petrucci -. La tecnologia deve essere governata da menti giuste in tutte le sue fasi dalla sperimentazione alla commercializzazione”.

L’assessora all’innovazione Laura Sparavigna nel suo intervento, ha ricordato come la tecnologia di per sè non sia neutra- “Non ha intenzioni, valori o preferenze proprie. È un mezzo, uno strumento che riflette le scelte e le intenzioni di chi la progetta e la utilizza. Intelligenza artificiale e Digital Twin consentono a smart cities come Firenze di rispondere in modo mirato alle esigenze dei cittadini. Grazie a queste tecnologie stiamo già promuovendo una gestione efficiente delle risorse applicandole per programmare i servizi e scoprire possibili illeciti”.

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