Pm chiede sei mesi di reclusione per tre giornalisti accusati di diffamazione  a mezzo stampa              

Avevano riportato la notizia della causa di lavoro indetta dall’ex portavoce dell’allora ministra Teresa Bellanova. Bartoli: inaccettabile che si chieda ancora la pena detentiva per il reato di diffamazione.

“C’è da chiedersi in che Paese e in quale democrazia vogliamo vivere. Ancora una volta viene chiesta la pena del carcere per giornalisti  che hanno semplicemente svolto il loro lavoro. Tra l’altro, nel caso in questione, i fatti erano acclarati.

Abbiamo avuto la pronuncia della Corte Costituzionale e numerosi richiami dalle istituzioni europee per il permanere della pena detentiva per il reato di diffamazione a mezzo stampa.  Troviamo quindi inaccettabile che, per una vicenda abbastanza chiara, come quella relativa al “caso” Bellanova, un magistrato chieda  ben sei mesi di reclusione per i giornalisti.

Auspichiamo che il nuovo Parlamento metta una volta per tutte la parola fine a questa aberrazione.”

Lo afferma il presidente dell’Ordine dei Giornalisti Carlo Bartoli in merito alla richiesta del pm di sei mesi  di carcere nei confronti di tre giornalisti accusati di aver riportato, con tono diffamatorio, la notizia di una causa di lavoro avviata dall’ex addetto stampa dell’allora ministra Teresa Bellanova.

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