Bartoli: il giornalismo deve stare al passo dei tempi, si rischia la marginalità                              

A Roma presentazione del Manuale di diritto dell’informazione di Ruben Razzante. Il sottosegretario: servono regole adeguate perché il cambiamento in atto è possente, occorre maggior equilibrio.

“Sono un sostenitore del finanziamento pubblico all’editoria, ma dobbiamo chiederci anche quale informazione vogliamo sostenere”  lo ha affermato il sottosegretario all’informazione e all’editoria Alberto Barachini nel corso della presentazione del libro di Ruben Razzantemanuale di diritto dell’informazione e della comunicazione” svoltasi a Roma il 22 novembre. Il sottosegretario ha poi sottolineato la necessità di avere prodotti di qualità, ed ha rimarcato l’importanza  di  regole adeguate  “perché il cambiamento è possente e serve maggiore equilibrio da parte di tutti i soggetti in campo”.

All’iniziativa, presso il circolo Canottieri Lazio, era presente il presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Carlo Bartoli che ha illustrato  il nuovo canale di accesso al praticantato senza testata giornalistica, ribadendo la necessità della categoria di stare al passo con i tempi. “Siamo tutti immersi nell’ecosistema digitale, – ha affermato Bartoli –  come giornalisti dobbiamo essere in grado di innovarci ed adeguarci ai cambiamenti altrimenti rischiamo di diventare marginali a fronte delle trasformazioni in atto nel mondo dell’informazione.”

Alla presentazione, moderata da Maria Pia Rossignaud, vicepresidente dell’ Osservatorio Tuttimedia e direttrice MediaDuemila, hanno partecipato, inoltre, Guido Scorza,  del Garante privacy; Paola Severino Melograni, direttrice Angeli Press; Roberto Natale Rai sostenibilità.

Quest’ultimo, parlando del ruolo dell’informazione come strumento di cittadinanza consapevole, ha lanciato la proposta di un progetto per le scuole mirato all’educazione per un consumo critico dell’informazione. Un’attività che potrebbe essere promossa da Dipartimento editoria della Presidenza del Consiglio, con il coinvolgimento del Ministero dell’istruzione, dell’Ordine dei giornalisti, della Rai e di soggetti associativi. Proposta accolta con interesse da tutti i partecipanti all’evento.

 

 

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