Auspichiamo quanto prima di poter illustrare le nostre proposte                                         

Molte le questioni aperte: diffamazione, querele intimidatorie, minacce e aggressioni, precarietà della lavoro, riforma della legge professionale.

“Al nuovo governo porgo gli auguri di buon lavoro, consapevole delle sfide impegnative che lo attendono. Auspichiamo che quanto prima, fra i tanti temi da affrontare, l’esecutivo si occupi anche dei problemi legati all’informazione, in particolare di quella professionale che costituisce l’architrave di ogni democrazia moderna. – lo afferma Carlo Bartoli, presidente dell’Ordine dei Giornalisti –  Sono molte le questioni aperte: l’urgenza di rivedere il reato di diffamazione, le continue minacce ed aggressioni che subiscono tanti giornalisti,  la mole di querele di stampo intimidatorio, il lavoro sempre più precario che ne  mina l’autonomia, l’urgenza indifferibile di una riforma della legge professionale ferma a sessanta anni fa; un’altra era geologica.

Oggi tutto è cambiato e i giornalisti devono stare al passo dell’innovazione digitale ed essere in grado di garantire alti standard di qualità, a fronte del mare magnum del web e dei social media.

Contiamo di poter al più presto illustrare al nuovo governo e al Parlamento le nostre proposte e il nostro punto di vista per un giornalismo al servizio dei cittadini e della Repubblica.”

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