“Non un accredito di meno se si aprono cinema e teatri al pubblico“. Questa la posizione del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti , rappresentato dal presidente Carlo Verna e dal segretario Guido D’Ubaldo alla riunione svoltasi il 3 giugno in Federcalcio col presidente della Fgci Gabriele Gravina accompagnato, oltre che dall’ufficio stampa, dal segretario Marco Brunelli. Erano presenti anche per la Fnsi il segretario Raffaele Lorusso e per l’Ussi il presidente Luigi Ferrajolo.
Ci sono stati punti di condivisione della questione che riguarda l’accesso di giornalisti e fotografi negli stadi, ma pur in un clima cordiale sono state evidenziate criticità e paletti posti dall’attuale protocollo.
Il presidente Gravina si è impegnato a fare la propria parte per migliorarlo prima della ripresa del campionato e si è reso disponibile ad un nuovo incontro dopo il Consiglio federale dell’8 giugno. Mentre l’Ordine ha annunciato che investirà della questione il Governo e se del caso il Parlamento, non volendo mettere in discussione le misure di sicurezza, ma la coerenza complessiva tra le stesse decise in vari settori della vita sociale in questa fase.
“Al di là degli aspetti occupazionali e professionali, rilevanti in sé, la pluralità del racconto – hanno aggiunto Verna e D’Ubaldo – investe un profilo pubblicistico e il diritto del cittadino ad essere correttamente informato come è chiaro nell’articolo 21 della Costituzione per cui qualunque paletto in nome della sicurezza sanitaria deve essere ragionevolmente motivato o altrimenti rimosso.”