Alla cerimonia il Presidente dell’Ordine Nazionale, che è intervenuto successivamente al convegno Il giornalismo d’inchiesta, dove ha ribadito che occorre cambiare l’accesso alla professione e la legge che la regola  

 

 

La casa dei giornalisti è la casa di tutti i cittadini, perché senza informazione non c’è democrazia, non c’è libertà, non c’è sviluppo. – Il Presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine Carlo Bartoli ha inaugurato a Campobasso la nuova sede acquistata dall’Ordine dei giornalisti del MoliseQuesta inaugurazione rappresenta un momento particolarmente importante, anche perché l’Ordine del Molise è uno dei pochi che è riuscito ad acquistare la propria sede. Per questo mi sento di ringraziare il Consiglio regionale dei giornalisti con il suo Presidente Vincenzo Cimino e il vicepresidente Cosimo Santimone, i consiglieri nazionali Pina Petta e Vincenzo Ciccone, per il loro impegno e per aver dato una stabilità economica all’Ordine.

Dopo 18 anni di vita l’Ordine regionale dei giornalisti molisani finalmente ha una sua sede, acquistata con i fondi di avanzo e grazie all’oculatezza amministrativa degli ultimi anni – è quanto ha dichiarato il presidente dell’Odg Molise Vincenzo Cimino, dopo il taglio del nastro del luogo che ospita adesso la sede istituzionale, in via Longano, a Campobasso.

A tagliare il nastro insieme al direttivo dell’Odg Molise, il Sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, accompagnato, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, dal presidente del Consiglio Comunale, Antonio Guglielmi.Alla cerimonia d’inaugurazione della nuova sede hanno partecipato altre autorità regionali e locali, oltre a rappresentanti sindacali e degli enti di categoria.

Tre sale all’interno della sede sono state intitolate ad altrettanti giornalisti molisani scomparsi: Mino Pecorelli, Carlo Sardelli e Pasquale Lombardi.

Successivamente il Presidente Bartoli è intervenuto al convegno Il giornalismo di inchiesta presso l’Aula Magna dell’Unimol dove ha ribadito che “Occorre cambiare la legge che regola la professione, a cominciare dall’accesso, rimuovendo norme che oggi sono diventate ingiuste e discriminatorie, alla luce di quanto è avvenuto in questi 60 anni nel sistema dell’informazione.

Sulla opportunità di ricalibrare l’applicazione delle norme sulla presunzione di innocenza– ha proseguito- abbiamo letto parole di grande interesse da parte del Ministro della giustizia Carlo Nordio, cui si sono aggiunte oggi importanti riflessioni dal sottosegretario Ostellari. Come Ordine dei giornalisti vogliamo ribadire la nostra totale disponibilità a un dialogo aperto anche alle istanze del mondo della magistratura e dell’avvocatura dell’applicazione del decreto.

Tra gli intervenuti, oltre al magnifico Rettore dell’Unimol professor Luca Brunese, che si è augurato di poter ospitare altri eventi formativi in collaborazione con l’Ordine, anche il sindaco di Benevento ed ex ministro Clemente Mastella.

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