Esprimo a nome di tutto il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti il  cordoglio per la scomparsa di Sergio Lepri,    storico direttore dell’agenzia Ansa  e maestro del giornalismo italiano.  – lo  afferma il presidente del CNOG Carlo Bartoli  –  Non ha mai smesso di  essere giornalista,  sempre attento all’evoluzione  e alle innovazioni della nostra professione, sempre disponibile  ad incontrare i giovani  praticanti per trasmettere loro i fondamenti del mestiere. Ho vivissimo  il ricordo  dell’ultimo  incontro con lui, a  Firenze in Palazzo Vecchio,  in occasione  della  cerimonia di premiazione  alla  carriera  per i suoi cento anni. Infaticabile, dal tratto gentile ed acuto, è stato il punto di riferimento per tante generazioni di giornalisti.   Siamo vicini  alla sua famiglia, ai suoi  figli, i colleghi Maria, Paolo e Stefano,  ed a tutti coloro   che hanno lavorato al suo fianco.  Serbiamo di lui il ricordo di una persona di grande spessore umano, culturale e professionale.

Sergio Lepri aveva ricevuto nel settembre del 2019 una medaglia – ricordo del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti in occasione dei suoi 100 anni con la dicitura “Al maestro del giornalismo” .  

 

Direttore dell’Ansa dal 1962 al 1990, aveva 102 anni. Lepri era nato a Firenze nel 1919. Studiò al Liceo Michelangiolo di Firenze e dopo essersi laureato in Filosofia all’Università degli Studi di Firenze nel 1940, divenne sergente di fanteria durante la Seconda guerra mondiale. Dopo l’8 settembre del 1943 entrò nella Resistenza prima col Partito d’Azione, poi col Partito Liberale. La sua prima esperienza giornalistica risale al 1943, nel giornale clandestino del PLI fiorentino, L’Opinione.

Nel 1945 entrò nella redazione del quotidiano La Nazione del popolo, organo del Comitato toscano di liberazione nazionale, dove divenne giornalista professionista, dopo il praticantato. Ci lavorò fino al 1956, diventando redattore capo, quando ormai si chiamava Giornale del Mattino. 

Nel 1957 diventa portavoce di Amintore Fanfani, segretario nazionale della Democrazia Cristiana, e nel 1958-59 Capo del Servizio stampa della presidenza del consiglio con Fanfani presidente. Nel settembre 1960 è assunto dall’Ansa, di cui diventa condirettore responsabile nel gennaio 1961 e direttore responsabile nel gennaio 1962. Ha lasciato l’agenzia il 15 gennaio 1990. (Scheda e foto Ansa)

 
 

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