Venerando Lauretta, boss di Vittoria (Ragusa), è stato condannato con sentenza definitiva (confermata dalla Cassazione il 15 aprile 2024), per minacce con l’aggravante mafiosa, oltre alla continuità ed alla recidiva, nei confronti di Paolo Borrometi, condirettore dell’Agi, Presidente di Articolo21 e consigliere nazionale della Fnsi. La pena definitiva è di un anno e tre mesi di carcere.

Venerando Lauretta, 55 anni, di Vittoria (Ragusa) già condannato per mafia, venne rinviato a giudizio su richiesta della Procura distrettuale antimafia di Catania perché aveva pesantemente minacciato Borrometi dopo alcuni articoli pubblicati dal giornalista sul sito di inchiesta giornalistica ‘La Spia’, che indicavano in Lauretta il socio occulto di un box al mercato ortofrutticolo di Vittoria. Le successive indagini della Guardia di Finanza portarono alla chiusura del box in questione. Nel processo si erano costituiti parte civile l’Ordine nazionale e regionale dei giornalisti, la Federazione nazionale della Stampa italiana e il Comune di Vittoria. Sancito il risarcimento danni per tutte le parti da liquidarsi in separata sede.

Borrometi, dopo le sentenze definitive per il capomafia di Vittoria G. Battista Ventura ed il fratello del reggente del clan di Siracusa, Francesco De Carolis, è per la terza volta vittima di mafia.

(nella foto Paolo Borrometi)

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