Bartoli scrive al presidente AGcom, Giacomo Lasorella, per chiedere il rispristino del Comitato per l’applicazione del Codice di autoregolamentazione in materia di rappresentazione di vicende giudiziarie nelle trasmissioni televisive.

 

 

Bartoli ha informato Lasorella della costituzione del tavolo di lavoro, su iniziativa dell’Ordine nazionale dei giornalisti, sul tema “giustizia e informazione” al quale hanno aderito finora la prima presidente della Corte di Cassazione, il procuratore generale presso la Corte di Cassazione, i presidenti di Consiglio nazionale forense e dell’Unione Camere penali oltre al Garante per la privacy, con l’obiettivo di affrontare le relative problematiche, di grande rilievo e attualità. “Tra le criticità- si legge nella lettera- emerge il numero sempre crescente delle trasmissioni radiotelevisive, molte delle quali non giornalistiche, dedicate ad inchieste e processi giudiziari. Il 21 maggio 2009 è stato sottoscritto, presso la sede dell’Agcom, a Roma il “Codice di autoregolamentazione in materia di rappresentazione di vicende giudiziarie nelle trasmissioni radiotelevisive” con l’obiettivo di contrastare il fenomeno della spettacolarizzazione delle vicende giudiziarie, come peraltro aveva all’epoca sollecitato il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano.- prosegue Bartoli- Per dare applicazione al Codice, che esegue un atto di indirizzo dell’ Agcom assunto con delibera 13/08/CSP, pubblicata in G.U. il 15 febbraio 2008 n. 39, si insediò presso l’Agcom un apposito Comitato con il compito di accertare eventuali violazioni e proporre le misure del caso. Tale Comitato, a quanto risulta, non si riunisce più da lungo tempo e non vi sono più notizie in merito all’applicazione del Codice di autoregolamentazione, a fronte di una situazione nella quale uno strumento di questo tipo potrebbe avere una grande importanza per garantire la correttezza dell’informazione ed evitare eccessi e strumentalizzazioni nella rappresentazione di casi giudiziari, in particolare da parte di programmi di intrattenimento non di carattere giornalistico.”

La missiva si conclude con una richiesta di disponibilità e di volontà a proseguire l’iniziativa e chiede a nome del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, quali iniziative possano essere intraprese per consentire la ripresa dei lavori del Comitato, garantendo l’ applicazione del Codice di autoregolamentazione.

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