Le Cpo di Cnog, Fnsi e Usigrai, insieme a GiULiA giornaliste sono intervenute contro l’articolo pubblicato sul quotidiano Libero a commento della fiction dedicata a Nilde Iotti,  che ha suscitato forti reazioni nel mondo delle donne. Una offesa a tutte.

Partigiana. Madre costituente. Prima donna a ricoprire la carica di Presidente della Camera: Nilde Iotti, di cui ricorre in questi giorni il ventesimo anniversario della scomparsa, ha aperto la strada a molte che, dopo di lei, hanno scelto di partecipare all’attività politica. In vita ha goduto della stima di compagni di partito e avversari politici.

Il quotidiano Libero, commentando la fiction a lei dedicata, la etichetta come “una bella emiliana simpatica e prosperosa, come solo sanno esserlo le donne emiliane. Grande in cucina e grande a letto. Il massimo che in Emilia si chiede a una donna”. Non solo: presentando l’attrice (Anna Foglietta), l’articolista la definisce “una romana bella e soda, chiamata a interpretare la più soda presidentessa della Camera”.  Ancora una volta il giornale diretto da Pietro Senaldi, con la direzione editoriale di Vittorio Feltri, si distingue in quanto a misoginia e sessismo.

Le Cpo di Cnog, Fnsi, Usigrai e Associazione GiULiA giornaliste condannano il linguaggio oltraggioso e sessista, infarcito di stereotipi, nei confronti di Nilde Iotti e di tutte le donne, ennesima mancata applicazione dei principi contenuti nel ‘Manifesto di Venezia’, e annunciano un esposto all’Ordine dei Giornalisti della Lombardia, nei confronti dell’autore, Giorgio Carbone, e del direttore responsabile.

 

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