Il presidente del Consiglio nazionale dei giornalisti Carlo Bartoli e il vicepresidente Angelo Baiguini hanno incontrato ad Ancona il presidente della Giunta regionale Francesco Acquaroli con il quale si sono intrattenuti a lungo sulla situazione dell’informazione. In particolar modo sulla necessità della riforma di una legge ordinistica ferma a più di sessata anni fa, illustrando le varie criticità dell’attuale norma non più adeguata ai tempi. Il presidente Bartoli, accompagnato per l’occasione dal presidente dell’Ordine delle Marche Franco Elisei, dal segretario Stefano Fabrizi, dal segretario del Sigim Piergiorgio Severini e dal vicesegretario Renzo Pincini del sindacato marchigiano, ha illustrato i punti più rilevanti della proposta di riforma dell’ordinamento professionale che il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti ha approvato all’unanimità e che è stata consegnata al Parlamento per intervenire, nella sua sovranità, ad un adeguamento quanto mai urgente.
In primis l’istituzione di una laurea magistrale in giornalismo per l’accesso alla professione o una laurea triennale, con la partecipazione obbligatoria a corsi specialistici sotto la vigilanza dell’Ordine. La Laurea triennale verrebbe richiesta anche per gli aspiranti pubblicisti. La proposta di riforma contiene anche un capitolo specifico che riguarda le attuali lunghe e costose procedure elettive. La proposta avanzata dal CNOG salvaguarda la rappresentanza delle minoranze linguistiche, senza, contrariamente a quanto accade attualmente, penalizzare i pubblicisti delle regioni interessate. Aspetti questi mirati a qualificare maggiormente la professione del giornalista che richiede oggi più che mai, competenza e professionalità e che hanno trovato grande attenzione e interesse da parte del presidente della regione Marche.