In programma a Milano un Live Talk “New voices in new media – Genere, etnia e accessibilità nel giornalismo”

 

DOTZ.media, un progetto giornalistico nato il 3 ottobre 2022 con lo scopo di amplificare le voci di giornaliste e giornalisti provenienti da gruppi marginalizzati, compie un anno e per l’occasione organizza un momento di incontro, un’occasione per intraprendere un dibattito aperto a tutte e tutti, con l’obiettivo di incrementare la diversità e l’inclusione nel panorama mediatico italiano.

L’evento si terrà giovedì 5 ottobre presso il Rob de Matt a Milano, che ospiterà dalle 18:30 la talk “New Voices in New Media. Genere, etnia e accessibilità nel giornalismo”. Si parlerà di linguaggio inclusivo, precariato, salute mentale e accessibilità alla professione, insieme ad Angelo Boccato, giornalista freelance di base a Londra e collaboratore di DOTZ.media, Valentina K. Roman, community organiser e founder di Balkan People in Italy, Silvia Boccardi, giornalista freelance e collaboratrice di Will Ita e Alice Facchini, giornalista freelance e collaboratrice di IRPI, che ci esporrà i primi risultati dell’inchiesta sui rischi per la salute mentale dei giornalisti in Italia. A moderare, Michelle Francine Ngonmo, founder di Afro Fashion Association e curatrice della rubrica “Storie di libertà” su Vogue Italia.

DOTZ è un progetto mediatico che si propone di offrire un punto di vista più ampio su diversi ambiti, come lo stile di vita, la politica, l’economia, l’arte e l’ambiente, del contesto italiano, ma più in generale, di quello europeo. “Lo sguardo del narratore non è mai obiettivo: il fotografo, il videomaker, lo scrittore narrano dalla propria prospettiva, dal proprio punto d’osservazione. E se questo parte sempre dal centro e mai dal margine, il resoconto che si otterrà sarà sempre parziale” commenta Sara LemLem, Founder di DOTZ.media. “La mancanza di diversità nelle redazioni e il persistere di un linguaggio talvolta inappropriato e distorto nel descrivere l’Altro, è ancora un grande problema nel giornalismo italiano ed europeo.-  Si legge nel comunicato di DOTZ- Le persone di origine straniera sono attente a una pluralità di notizie che riguardano uno o più paesi di origine. Non solo è doloroso leggere le news, è ancora peggio quando intere generazioni vengono responsabilizzate dal linguaggio che correla, per esempio, le etnie ai reati. Lo scenario del giornalismo italiano sta cambiando. Stiamo assistendo alla nascita di nuove media company che lavorano sul digitale esplorando vari linguaggi nell’ottica di rendere l’informazione più accessibile e partecipata.”

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