Si chiama, “Edicola alla residenza protetta”, il primo progetto di lettura di giornali e libri riservato agli ospiti, anziani e adulti in condizioni di disagio, e/o di non autosufficienza, e/o disabilità promosso alla Asp (Azienda dei Servizi alla Persona) “Muzi Betti”, che da oggi ha preso il via in Umbria, presso la storica struttura di Città di Castello.

Grazie al buon cuore e alla disponibilità di un privato che ha garantito la copertura economica del progetto, ideato e promosso dal comune attraverso l’ufficio stampa, guidato dai colleghi Giorgio Galvani e Marco Baruffi, che lo hanno ideato insieme ai Servizi Sociali, gli anziani e gli ospiti potranno leggere, sette giorni su sette, festivi compresi, i quotidiani con cronaca locale, regionale e nazionale in un angolo dedicato proprio alla lettura dove fa bella mostra di sé anche una libreria con volumi e libri a portata di mano. Il progetto che ha registrato il sostegno e patrocinio dell’Ordine Nazionale e Regionale dei Giornalisti, della Fnsi (Federazione Nazionale della Stampa), di Asu e dei quotidiani, si basa prima di tutto sulla diffusione della lettura dei giornali come strumento e buona pratica vitale (come per tutti gli altri canali di informazione audio-video e radio) di informazione sui fatti ed avvenimenti in particolare della propria comunità locale e non solo e sulla necessità di dare sempre più risalto anche nei canali istituzionali alle notizie che riguardano gli anziani e la terza età.

Il presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria, Mino Lorusso ed il consigliere nazionale, Antonello Menconi, delegato a rappresentare il presidente Carlo Bartoli, hanno definito il progetto di comune e ufficio stampa, “un modello di eccellenza sia dal punto di vista socio-culturale che informativo. È infatti importante, per una società inclusiva, mantenere attive e partecipi le generazioni: in costante dialogo; in stretto rapporto di condivisione delle dinamiche sociali. L’informazione rappresenta una finestra sempre aperta sul mondo ed essere informati significa essere parte del mondo stesso. Un diritto che non ha età e che, anzi, con gli anni acquisisce sempre più importanza in tema di tutela e di qualità della vita”, hanno concluso Lorusso e Menconi. “La lettura aiuta a mantenere in attività, la lettura dei giornali a mantenere il contatto con il mondo che ci circonda. Grazie all’iniziativa di Città di Castello, i quotidiani arriveranno direttamente nella casa di riposo. Un’iniziativa che vorrei che venisse ripetuta in tutto il Paese, in tutte le case di riposo italiane”. Da sottolineare il video-messaggio di Alberto Barachini, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’informazione e all’editoria, che ha elogiato l’iniziativa di supporto alla diffusione della lettura e in particolare offrire un servizio agli ospiti della struttura che così riceveranno i giornali regionali e nazionali”.

Annalisa Lelli, Presidente della “Muzi Betti”, affiancata dai membri del consiglio di amministrazione, dalla direttrice Sanitaria, Sara Algeri e da tutto il personale medico e addetti, che a vario livello ogni giorno lavorano nella struttura, ha sottolineato che “il progetto, visto il progressivo invecchiamento della popolazione ed aumento dell’incidenza di malattie degenerative legate all’età, consentirà di sperimentare direttamente e favorire la lettura a fini terapeutico-sociali, dato che leggere, ormai scientificamente acclarato, è un elemento fondamentale per l’apprendimento e la crescita personale.”  Alla conferenza stampa hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco Luca Secondi e Luana Pioppi vicepresidente Asu e membro della giunta Fnsi

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