Anche le piattaforme digitali  devono rispettare il pluralismo, garantire libertà di espressione e prevenire la disinformazione

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha varato il regolamento per la cosiddetta “par condicio” per la campagna elettorale in vista delle elezioni politiche che si terranno il 25 settembre prossimo. L’Agcom, insieme alla Commissione parlamentare di Vigilanza  sulla Rai per quanto riguarda il servizio pubblico, è l’istituzione cui sono demandati i compiti di vigilanza sul rispetto del pluralismo definiti dalla legge n.28 del 2000. Anche le piattaforme digitali rientrano nel campo di intervento della normativa.

“Il regolamento – si legge nella nota dell’Agcom – prevede, inoltre, che le piattaforme per la condivisione dei video siano tenute ad assumere ogni utile iniziativa volta ad assicurare il rispetto dei principi di tutela del pluralismo, della libertà di espressione, dell’imparzialità, indipendenza e obiettività dell’informazione nonché ad adottare misure di contrasto ai fenomeni di disinformazione anche in conformità agli impegni assunti dalle piattaforme nell’ambito del Code of Practice on Disinformation.”

Qui il link alle pagine dell’Agcom, dei Corecom (Comitati regionali di controllo sulle comunicazioni) e alla legge 28/2000

Link alla legge n.28/2000

Link a pagina Agcom su par condicio ed  elenco Corecom

 

 

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