“I delinquenti che nella notte hanno incendiato l’auto della giornalista Valeria Pinna hanno aggiunto una pagina vigliacca alla lunga storia di aggressioni e tentativi di intimidazione contro i giornalisti che il nostro Paese sta vivendo. Sono gesti osceni quanto inutili: gli attentatori non si illudano di cancellare con qualche euro di benzina la liberta’ di informazione”.
Così, in una nota l’Ordine nazionale dei giornalisti, la Federazione nazionale della Stampa italiana, l’Ordine dei giornalisti della Sardegna e l’Assostampa sarda che chiedono agli inquirenti di fare “tutto il possibile per inchiodare rapidamente alle loro responsabilita’ gli autori del gesto”. “I rappresentanti dei lavoratori dell’informazione attendono con impazienza di conoscerli in tribunale, dove intendono costituirsi parte civile – aggiungono – A Valeria Pinna l’abbraccio affettuoso e solidale di tutti i giornalisti. Il suo lavoro quotidiano e’ il lavoro di tutti noi”.

L’incendio di natura dolosa ha distrutto l’auto della giornalista dell’Unione Sarda Valeria Pinna. La vettura era parcheggiata in strada davanti alla sua abitazione. A dare l’allarme, con una telefonata ai Vigili del fuoco, e’ stata la stessa giornalista. Il pur tempestivo intervento della squadra di turno non ha consentito pero’ alle fiamme di distruggere l’auto. Secondo i primi accertamenti il fuoco sarebbe stato appiccato in piu’ punti e con il lancio di una bottiglia incendiaria. L’attentato potrebbe essere legato al suo lavoro di giornalista. Valeria Pinna segue per la redazione di Oristano del quotidiano di Cagliari le vicende politiche e la cronaca del territorio: negli ultimi tempi si e’ occupata, in particolare, delle vicende giudiziarie relative ai controlli antidoping eseguiti nel 2018 durante la giostra equestre di Carnevale, la Sartiglia. Diversi i messaggi di solidarietà a Pinna che sono stati diffusi sui social network.

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