Essere minacciati, delegittimati, aggrediti, uccisi. Può accadere a qualunque cronista che faccia il suo mestiere. Essere sotto scorta non è certo un privilegio e non riguarda soltanto chi ci finisce. Riguarda la categoria tutta.
“Dalla parte dei giornalisti” è il titolo del contributo firmato dall’avvocato Giulio Vasaturo che, con l’aiuto di un’ampia documentazione, affronta in questo corso polifonico tutti i tipi di minacce, si sofferma su diffamazione, querele e azioni civili temerarie, ci spiega in dettaglio quali sono le garanzie, le tutele normative e di categoria.
“Un giornalista lasciato solo diventa un facile obiettivo” racconta Paolo Borrometi che, attraverso la sua vicenda umana e professionale, offre spunti di riflessione che stimolano naturale condivisione.
Un contributo registrato presso l’Ordine dei giornalisti davanti alle foto di alcuni giornalisti uccisi nell’esercizio del proprio lavoro. Ad incorniciarle una frase di Giuseppe Fava: “Io ho un concetto etico del giornalismo.
Un giornalismo fatto di verità contrasta la corruzione, frena la violenza e la criminalità, impone ai politici il buon governo. Un giornalista incapace, per vigliaccheria o per calcolo, si porta sulla coscienza tutti i dolori umani che avrebbe potuto evitare e le sofferenze, le sopraffazioni, le corruzioni e le violenze che non è mai stato capace di combattere”.