Tra gli ospiti Carlo Bartoli, Mario Calabresi, Agnese Pini e Alberto Sinigaglia
L’evento è organizzato dal Comitato Tecnico Scientifico della Fondazione dell’Ordine dei giornalisti della Toscana, in collaborazione con l’Accademia della Crusca.
Un’occasione per riflettere sul ruolo del linguaggio nella società di oggi e nel mestiere di giornalista. Ne abbiamo parlato con Giampaolo Marchini, presidente di Odg Toscana e della Fondazione Odg Toscana, che interverrà all’appuntamento.
Un convegno dedicato al linguaggio in collaborazione con Accademia della Crusca: come
e perchè è nata questa iniziativa?
G.M: L’Ordine dei giornalisti della Toscana collabora fin dal 2015 con Accademia della Crusca, che è stata, tra l’altro, tra le prime realtà a lavorare anche con Fondazione Odg Toscana. L’obiettivo è sempre stato quello di promuovere il corretto uso della lingua italiana: per questo sono stati organizzati prima convegni e poi numerosi appuntamenti formativi che hanno visto la partecipazione di linguisti e giornalisti. Il convegno del 16 e 17 si inserisce in questa contesto. L’obiettivo è quello di far riflettere i giornalisti sul corretto uso dei diversi linguaggi nella professione: dalla carta stampata, alla radio alla tv e non
solo.
Il convegno vedrà la partecipazione di illustri nomi del giornalismo: come si articoleranno i
lavori?
G.M: Ad aprire e chiudere i lavori saranno Paolo D’Achille Presidente Accademia della Crusca e Carlo Bartoli, Presidente Consiglio Nazionale Ordine dei Giornalisti. Nel corso della 2 giorni interverranno Agnese Pini – Direttrice de “La Nazione”, Vittorio Argento, già vicedirettore Giornale Radio RAI, Elisa Anzaldo Vicedirettrice TG1, Alberto Sinigaglia, giornalista già presidente dell’Ordine del Piemonte, Mario Calabresi, già direttore di Repubblica, Paolo Ermini, già condirettore Corriere della Sera. Ciascuno porterà il proprio contributo sull’uso del linguaggio nel settore di propria competenza. Vista la durata dei lavori abbiamo pensato di suddividere il convegno in tre sessioni ai fini della formazione,
ciascuna delle sessioni rilascerà 3 crediti formativi.
La particolarità di questo appuntamento è che a salire in cattedra saranno i giornalisti di
carta stampata, tv e radio. Sarà quindi un’occasione per confrontarsi anche operativamente sui problemi affrontati nel lavoro di ogni giorno?
G.M: L’idea è proprio quella, dare vita cioè ad un confronto costruttivo tra professionisti, partendo dall’esperienza maturata da chi a più anni di attività. Si parlerà di linguaggio declinato nei principali media e di come ogni giorno questo debba essere utilizzato al meglio. Ma si parlerà anche di linguaggio sportivo, culturale e di linguaggio al femminile. Non mancherà infine una panoramica nel contesto editoriale.
Nella società moderna i linguaggi si sono notevolmente diversificati negli ultimi anni: non
solo linguaggio scritto o parlato ma anche linguaggio per immagini e quello legato ai social
media. Quanto è importante per un giornalista conoscerli tutti?
G.M:
Direi che è fondamentale. Viviamo in una società in continua evoluzione e come giornalisti per raccontarla bene dobbiamo conoscere anche le diverse tipologie di linguaggio, adatte agli strumenti che utilizziamo. Il convegno del 16 e 17 ottobre rappresenta una tappa importante per approfondire la conoscenza di una parte di essi, e si inserisce nel percorso che Odg e Fondazione stanno portando avanti per la formazione professionale. Tra i corsi che vengono offerti infatti molti riguardano anche le nuove tecnologie, i social media e il linguaggio per immagini. E’ un tema al quale siamo particolarmente attenti e che abbiamo voluto approfondire anche con le pubblicazioni dei Quaderni della Formazione, dedicati a linguaggio visivo e internet. In questo modo possiamo fornire ai colleghi un ampio ventaglio di opportunità formative sul tema del linguaggio.Il convegno “Giornaliste e giornalisti di fronte alla nostra lingua italiana” si terrà nella sede dell’Accademia della Crusca, nella Villa Medicea di Castello il lunedì 16 e martedì 17 ottobre.
L’evento è accreditato ai fini della formazione professionale ed è stato suddiviso in 3 sessioni: il 16 mattina, il 16 pomeriggio ed il 17 mattina. Le sezioni sono fruibili anche separatamente e rilasceranno 3 crediti ciascuna. Iscrizioni sulla
piattaforma professionale.
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