Dichiarazione del presidente nazionale dell’Ordine Carlo Bartoli                                                                                                                                   

“Lo scorso 10 maggio siamo stati ricevuti dal Ministro dell’Interno Piantedosi che ci ha dato ampia assicurazione sulla tutela dei giornalisti nello svolgimento del loro lavoro nel pieno rispetto del diritto di cronaca. Era accaduto nei giorni precedenti che colleghi erano stati fermati dalla polizia e portati in commissariato a Padova e a Messina. Adesso la storia si ripete a Roma.

Lo ribadiamo con fermezza: i giornalisti regolarmente iscritti all’Ordine e muniti di tessera professionale hanno non solo il diritto, ma il dovere di seguire i fatti di cronaca e il loro lavoro non può essere interrotto senza validi e fondati motivi dalle Forze dell’ordine. Non vorremmo che il fermo dei cronisti diventi una prassi. E’ incostituzionale e lesivo della libertà di stampa e del diritto dei cittadini ad essere informati.”

LA NOTIZIA:

Giovedì 23 mattina, tre giornalisti, la videomaker collaboratrice de ilfattoquotidiano.it Angela Nittoli, il fotografo del Corriere della Sera Massimo Barsoum e il videomaker freelance Roberto Di Matteo, sono stati fermati dalla Digos mentre stavano andando a documentare un blitz di Ultima generazione. I tre colleghi, che erano accompagnati da due attivisti, sono stati fermati per strada dalla Digos e, secondo il loro racconto, gli è stato impedito di utilizzare il cellulare. Sono stati quindi portati al commissariato di Castro Pretorio per essere perquisiti, nonostante si fossero offerti di mostrare seduta stante i contenuti di borse e zaini in cui era riposta l’attrezzatura.

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