“Senza memoria non c’è futuro. I giornalisti devono contribuire alla lotta all’antisemitismo e a tutte le discriminazioni, contro il linguaggio dell’odio e per il rispetto delle differenze. Questi principi sono scolpiti nelle nostre carte deontologiche, oggi più che mai attuali.”
Lo ha affermato la segretaria del Cnog Paola Spadari partecipando, insieme al vicepresidente Angelo Baiguini ad un evento promosso dall’associazione Articolo-21 al Ghetto di Roma, in visita alla panchina in memoria dei giornalisti uccisi nei campi di concentramento. Nel corso dell’iniziativa la delegazione ha incontrato i rappresentanti della comunità ebraica, la presidente Ruth Duregello e il vicepresidente Ruben Della Rocca. Roberto Natale di Articolo 21 ha ricordato in apertura della cerimonia, come due anni fa proprio quella stessa panchina fu inaugurata dal presidente del Parlamento europeo David Sassoli, recentemente scomparso. Alla cerimonia erano presenti tra gli altri Paolo Berizzi, il giornalista di Repubblica che è sotto scorta per le minacce ricevute da gruppi neofascisti e neonazisti; il segretario generale Fnsi Raffaele Lorusso e il presidente Giuseppe Giulietti.
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