Tavola Rotonda a Napoli. La richiesta del Cnog: ascoltare anche i rappresentanti dei giornalisti alla inaugurazione dell’anno giudiziario   

Il rapporto fra Comunicazione e Giustizia e ruoli e interazioni fra magistrati, avvocati, giudici amministrativi e giornalisti. Questo il tema  affrontato nella tavola rotonda che si è svolta il 28 febbraio a Napoli, a Castel Capuano, e moderata dal presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti Carlo Bartoli. Il presidente, nell’introdurre i lavori, si è soffermato sui punti che accomunano le categorie, essendo tutte di diretta emanazione costituzionale.  “Tutti si trovano a trattare lo stesso argomento, o meglio lo stesso ‘fatto’, da diversi punti di vista”, ha affermato Bartoli.

L’iniziativa si è svolta nell’ambito del convegno  “Etica e Giustizia” promosso dalla Scuola Superiore di Magistratura, dal Consiglio Nazionale Forense e dall’Ufficio Studi e Formazione della Giustizia Amministrativa, cui hanno partecipato Margherita Cassano, presidente della Corte di Cassazione, Francesco Greco, presidente del Consiglio Nazionale Forense, e Carmine Volpe, presidente aggiunto del Consiglio di Stato.

Nel corso del confronto Bartoli ha sottolineato che sarebbe utile che anche i giornalisti venissero ascoltati nelle occasioni ufficiali in cui emerge la problematica del rapporto fra giustizia e media, facendo riferimento – ad esempio – alla inaugurazione dell’anno giudiziario.

Un tema che ha trovato eco nel presidente del CNF, Francesco Greco, che ha proposto la creazione di una Carta deontologica, su Giustizia e Informazione, condivisa da magistrati, avvocati e giornalisti.  Una proposta raccolta immediatamente: “Si potrebbe pensare ad una Carta etica condivisa – ha detto Bartoli – ogni categoria ha i suoi codici deontologici con relativa regolamentazione, ma una Carta comune per un corretto rapporto tra diverse funzioni  sarebbe decisamente utile per tutti i soggetti interessati e, soprattutto, per i  cittadini”.

 

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