Il Cnog chiede, con un documento votato all’unanimità, l’accesso libero e sicuro dei reporter nei territori del conflitto

 

 

Con ogni giornalista ucciso si spegne una vita e la possibilità di conoscere e rappresentare i fatti. Nel nuovo conflitto fra Israele e Hamas tra le vittime ci sono anche decine di giornalisti.

Il CNOG aggiunge alla vicinanza alle famiglie colpite, la condanna per chiunque, deliberatamente o meno, vuole impedire il diritto di informare. È proprio in momenti come questi che è ancora più necessario scongiurare il blackout informativo, garantire l’accesso libero e sicuro dei reporter, individuare le forme più corrette di confronto di idee.

Il CNOG ribadisce che sono proprio le testimonianze, i dati, le competenze il primo baluardo alla disinformazione e alle fake-news, fenomeni questi che stanno pericolosamente alimentando nuovi casi di antisemitismo, anti-islamismo e tutte le altre forme di razzismo

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