Il presidente del CNOG  Carlo Bartoli è  intervenuto al Senato il 24 marzo  in audizione presso la Commissione speciale contro l’intolleranza e l’istigazione all’odio.  Riportiamo alcuni passaggi e il video integrale dell’intervento.

“L’ecosistema digitale in cui siamo immersi necessiterebbe di un maggior apporto di giornalismo, non di meno. La disintermediazione è il contrario di una informazione responsabile. (…) In questo contesto il giornalismo professionale deve fare il massimo sforzo per mostrare il valore aggiunto della qualità dell’informazione, che significa verità sostanziale  dei fatti, rispetto della deontologia, approccio etico e pluralismo, ma anche moderazione dei comportamenti e continenza del linguaggio.”

“Nella gestione dei siti delle testate, così come nei blog tenuti a titolo personale – prosegue Bartoli –  possono essere adottate delle Policy che scoraggiano alla radice ogni intrusione di chi pratica linguaggi d’odio. Non basta la pre-moderazione dei commenti affidata a algoritmi che intercettano le parole offensive o volgari e che, per la loro caratteristica, sono facilmente aggirabili. Sarebbe opportuno giungere a stilare, in collaborazione con le istituzioni, delle linee guida la cui adozione potrebbe essere suggerita.

Il contrasto con la diffusione dell’odio in rete non può avvenire soltanto attraverso convegni o campagne promozionali, ma anche incentivando la creazione in rete di isole di free-hate speech particolarmente connotate.

Il giornalismo – conclude il presidente del Cnog – può e deve esprimere in questa fase il massimo dell’impegno affinché l’informazione professionale sia la più affidabile possibile. Una informazione ampia, corretta, equilibrata, è un contributo fondamentale per una democrazia solida e aperta.”

 

2022-03-24 CB Senato Hate speech Rev

Il Video dell’audizione in Senato

STAMPA QUESTA PAGINA