Dichiarazione del presidente del Cnog Carlo Verna

“Sulla questione del carcere ai giornalisti per diffamazione  udienza pubblica in tempi brevi e riunione dei procedimenti di Salerno e di Bari ( sez. di Modugno) , coi giudici  pugliesi che avevano avanzato d’ufficio   la questione di legittimità costituzionale. Tutto come aveva chiesto l’Ordine nazionale dei giornalisti, difeso dall’avvocato Giuseppe Vitiello.
L’udienza è stata fissata dalla Corte Costituzionale per il 9 giugno alle 9,30. Siamo in piena epoca Coronavirus e comprendiamo che il Governo oggi abbia altre incombenze pressanti, ma quella del carcere ai giornalisti in Italia, come ha notato contrariato il Consiglio d’Europa, è questione tanto annosa quanto, aggiungiamo noi, vergognosa.
L’appuntamento c’è  e presto, manca Lancillotto, nel senso che non è accettabile una mancata diversa indicazione della Presidenza del Consiglio all’Avvocatura generale dello Stato, costituitasi per chiedere il rigetto della questione di legittimità costituzionale. Come dire che per  le nostre istituzioni va bene così. Visto che sul giornalismo i temi concernenti le regole obsolete sono tanti, e anche oggi abbiamo letto titoli difficilmente digeribili dopo la liberazione di Silvia Romano,  con pochi poteri in capo al Cnog. Chiediamo  un incontro – anche in videoconferenza – con chi rappresenta il Governo, ormai non è più differibile.”

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