Anche le organizzazioni partner del consorzio Media Freedom Rapid Response (MFRR) esortano oggi le autorità italiane a fare piena luce sulla recente sorveglianza di un direttore di testata in Italia e di altri, utilizzando la tecnologia spyware sviluppata dall’azienda israeliana Paragon Solutions
Le organizzazioni in un comunicato si dichiarano “allarmate dall’ultimo caso di giornalisti dell’Unione Europea che hanno visto compromettere le loro comunicazioni e le loro fonti utilizzando tecnologie avanzate di spyware, atto che rappresenta un altro grave attacco alla libertà di stampa. Sulla scia delle recenti rivelazioni, esortiamo anche gli altri governi europei ad avviare indagini sulla sorveglianza mirata nei confronti di qualsiasi altro giornalista che risulti essere stato colpito dalla stessa tecnologia spyware. Il 1° febbraio 2025- proseguono- è stato rivelato che il giornalista investigativo Francesco Cancellato, direttore della testata italiana Fanpage, è tra le oltre 90 persone in tutto il mondo ad aver subito un hackeraggio di WhatsApp grazie a Graphite, uno spyware militare zero click venduto da Paragon Solutions. Secondo WhatsApp, che ha dichiarato di aver interrotto gli attacchi dello spyware nel dicembre 2024, questo elenco comprende giornalisti e membri della società civile di tutto il mondo. Si è appreso che sono stati presi di mira individui in 13 Stati membri dell’Unione Europea: Austria, Belgio, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Grecia, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Svezia. Al momento non si conosce l’intera portata dell’hacking attraverso lo spyware, né il numero esatto di giornalisti che fanno parte delle 90 persone prese di mira in tutto il mondo. Cancellato è l’unico giornalista che finora si è fatto avanti pubblicamente. Incerto anche per quanto tempo sia stato preso di mira e in che misura le sue comunicazioni siano state compromesse. Fanpage ha pubblicato recenti inchieste di alto profilo sull’ala giovanile del partito del Primo Ministro Georgia Meloni, “Fratelli d’Italia”. Tuttavia, Cancellato non ha fatto ipotesi sul motivo per cui è stato preso di mira o da chi, e ha dichiarato di non essere mai stato informato dalle autorità di essere sotto indagine. Sulla scia delle rivelazioni giornalistiche,- si legge ancora nel comunicato- il governo italiano ha confermato che sette utenti di telefonia mobile del Paese sono stati presi di mira e confermato che le sue forze dell’ordine utilizzano software di spionaggio.” Il comunicato del consorzio MFRR prosegue quindi co la richiesta di “indagini urgenti e approfondite per identificare la fonte della sorveglianza e quanti professionisti dei media sono stati colpiti, in quali Paesi, per quanto tempo e con quale giustificazione legale. I responsabili della sorveglianza potenzialmente illegale dei giornalisti devono essere chiamati a risponderne e devono essere prese misure per valutare perché le garanzie legali per proteggere i giornalisti dalla sorveglianza indebita si siano dimostrate potenzialmente inefficaci negli Stati membri dell’UE. In un contesto di proliferazione globale delle capacità di spionaggio e di un numero record di abusi contro i giornalisti e altri attori della società civile” Quindi le organizzazioni chiedono all‘UE di concentrare la propria attenzione sull’attuazione rigorosa della Legge europea per la libertà dei media (EMFA), che stabilisce nuove protezioni dalla sorveglianza indebita per i giornalisti. “Ai sensi dell’articolo 4 dell’EMFA, l’uso di software spia- si legge ancora nel comunicato- è vietato tranne che in casi molto specifici per indagini di reati gravi e richiede una stringente approvazione giudiziaria. Nei prossimi mesi, sarà fondamentale stabilire se tale sorveglianza contro giornalisti in Italia e altrove sia stata consentita in accordo con le attuali norme giuridiche e se sia stata eseguita la dovuta valutazione dei rischi. Ai sensi dell’articolo 4.7 dell’EMFA, i giornalisti sorvegliati con software spia hanno anche il diritto di essere informati circa l’accesso e il trattamento dei loro dati personali nel contesto dell’impiego delle misure di sorveglianza o dell’impiego di software di sorveglianza intrusivo nell’ambito di un’indagine penale.” Il MFRR esorta pertanto le autorità italiane a garantire il rispetto delle disposizioni in materia nel caso di Cancellato e di tutti gli altri giornalisti in Italia che risultano essere stati sottoposti a sorveglianza. Data la gravità di questo caso per la libertà dei media e le sue considerazioni a livello europeo, sosteniamo inoltre la recente richiesta degli eurodeputati italiani di chiedere che il Parlamento europeo istituisca una Commissione d’inchiesta sul caso del software spia Graphite. Sosteniamo anche l’iniziativa della Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI) e dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti di presentare una denuncia penale presso la Procura della Repubblica di Roma in merito agli hack di spyware. Le nostre organizzazioni continuano a impegnarsi per ottenere norme più severe possibili contro l’uso di spyware contro i giornalisti e altri attori della società civile, all’interno dell’UE e oltre, e continueranno ad assistere i giornalisti che ritengono di essere stati presi di mira da spyware nel mettersi in contatto con esperti per effettuare test diagnostici sui loro dispositivi mobili.” Il comunicato si conclude con la richiesta “Se siete tra i giornalisti dell’UE che hanno ricevuto messaggi da Meta/WhatsApp sull’hacking nel dicembre 2024, siete pregati di contattare i rappresentanti di MFRR al seguente indirizzo di comunicazione sicura per discutere di test del dispositivo: contactMFRR@proton.me”