Il Consiglio nazionale dell’Ordine lo ricorda come un maestro di giornalismo nella sua continua ricerca di verità. La sua scomparsa lascia un grande vuoto. La vicinanza alla famiglia

 

 

 

Giorno di lutto per la comunità dei giornalisti. Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti, in corso a Roma, si è aperto con una triste notizia: la comunicazione del Presidente che il collega Andrea Purgatori è morto questa mattina, mercoledì 19 luglio, in ospedale a Roma, dopo una breve fulminante malattia.

Bartoli ha chiesto quindi di aprire la seduta del Consiglio con un minuto di silenzio in omaggio al collega.

La notizia del decesso di Andrea Purgatori era stata confermata all’ANSA dai figli Edoardo, Ludovico, Victoria e dalla famiglia rappresentata dallo studio legale Cau. Andrea Purgatori aveva 70 anni, era nato nel 1953, aveva lavorato al Corriere della Sera dove si è occupato di terrorismo, intelligence, criminalità. Si dedicò tra l’altro con tenacia alla strage di Ustica del 1980. Autore di reportage, ha condotto con successo su La7 Atlantide. Purgatori è stato anche docente di sceneggiatura. Tra i suoi ultimi lavori spicca la partecipazione al documentario ‘Vatican Girl’ sul caso di Emanuela Orlandi. I familiari, distrutti dal dolore, lo hanno ricordato così: “Una mente brillante“. Lo ricordiamo recentemente nella trasmissione di La 7 Atlantide dove era autore e conduttore e in tempi più remoti come inviato in zone di guerra e autore delle più importanti inchieste giudiziarie italiane, poi ancora autore e sceneggiatore di tanti film e fiction televisive tra cui Il Muro di Gomma, Fortapasc e Il Giudice Ragazzino.

Andrea Purgatori è stato un maestro di giornalismo, un uomo coraggioso, sempre alla ricerca della verità che è la dote dei grandi giornalisti. Da parte del Presidente Bartoli e da tutti consiglieri dell’Ordine nazionale giunga alla famiglia l’abbraccio e la vicinanza in questo triste momento.

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